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Amnesty International esorta le Nazioni Unite

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“La risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite deve essere sostenuta da un’azione concertata per ripristinare i diritti di donne e ragazze”

Amnesty International, 27 aprile 2023

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In risposta all’adozione all’unanimità della risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu di oggi che chiede ai talebani di revocare urgentemente le restrizioni che violano i diritti delle donne e delle ragazze in Afghanistan, in risposta all’ultimo divieto imposto alle donne afghane di lavorare per l’Onu nel paese, Joyce Bukuru, avvocato senior di Amnesty International, ha dichiarato:

“La risoluzione del Consiglio di sicurezza è stata adottata nel bel mezzo di un implacabile assalto ai diritti umani delle donne e delle ragazze afghane. È imperativo che i talebani si attengano alla risoluzione, annullino immediatamente i divieti e le restrizioni ai diritti delle donne e delle ragazze, compresi i diritti al lavoro e all’istruzione, e rilascino tutti coloro che sono stati detenuti per aver protestato o essersi espressi contro.

“Sebbene sia stato un gradito passo nella giusta direzione, la risoluzione non ha incluso la necessità di chiamare a rispondere i responsabili della sistematica violazione dei diritti. Inoltre, non ha definito le misure concrete che i membri del Consiglio di sicurezza dovrebbero adottare per sostenere gli sforzi in corso per ripristinare i diritti delle donne e delle ragazze in Afghanistan e per far sì che i Talebani, in quanto autorità de facto, rispondano delle loro gravi e sistematiche violazioni dei diritti delle donne e delle ragazze”.

”L’Afghanistan è vincolato dagli obblighi previsti dal diritto internazionale sui diritti umani, ma finora ogni sforzo è fallito per fermare gli abusi dei talebani. Questa risoluzione deve essere accompagnata dalla massima pressione internazionale che invii un messaggio chiaro ai Talebani: i diritti delle donne e delle ragazze non sono negoziabili, sono universali e inalienabili”.

Il contesto

Il 5 aprile 2023 i Talebani hanno annunciato che nessuna donna afghana potrà lavorare per l’ONU in Afghanistan, estendendo il precedente divieto alle donne di lavorare nelle ONG. Questo annuncio è arrivato mentre l’Afghanistan sta affrontando una crisi umanitaria senza precedenti.

In precedenza, Amnesty International ha documentato  come la vita di donne e ragazze in Afghanistan sia stata devastata dalla repressione dei diritti umani da parte dei talebani. Da quando hanno preso il controllo del Paese nell’agosto 2021, i Talebani hanno violato i diritti delle donne e delle ragazze all’istruzione, al lavoro e alla libertà di movimento; hanno decimato il sistema di protezione e sostegno per coloro che fuggono dalla violenza domestica; hanno detenuto donne e ragazze per piccole violazioni di norme discriminatorie; hanno contribuito a un’impennata dei tassi di matrimonio infantile, precoce e forzato in Afghanistan.

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