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NO ALLA GUERRA IN UCRAINA

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 paceCISDA, Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane, aderisce alle mobilitazioni per la pace affinché si persegua la strada di un negoziato politico sulla questione ucraina e si arresti un conflitto dagli esiti imprevedibili.

L’intervento militare della NATO in Afghanistan dovrebbe averci insegnato che la guerra è utile solo ai mercanti di morte e di arsenali militari che non hanno mai smesso di proliferare.

L’Europa che afferma nei propri obiettivi di voler contribuire alla pace alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli e l’Italia che nella propria Costituzione rifiuta la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, devono affermare con chiarezza e forza i propri principi democratici e liberarsi dai condizionamenti di Washington per non farsi trascinare in un’altra guerra infinita come quella afghana. La NATO, alleanza con compiti di sola difesa dei Paesi membri, non può essere al servizio della politica espansionistica degli Stati Uniti.

La guerra, che nasconde interessi geostrategici ed economici legati alla distribuzione di fonti energetiche sia da parte degli Stati Uniti che della Russia, non può che portare al rafforzamento di fazioni ultranazionaliste, al traffico di armi e alla migrazione forzata di popolazioni inermi. Il destino della democrazia è fortemente a rischio ai confini dell’Europa. 

Chiediamo al Governo italiano di impedire una risoluzione di intervento da parte della NATO mantenendo il suo voto contrario alla guerra e aderiamo ai presidi che si terranno in tutta Italia per la PACE.

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