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In Afghanistan i Talebani hanno imposto accessi separati ai parchi a uomini e donne

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Fanpage.it Annalisa Girardi 27 marzo 2022

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Decine di donne questo fine settimana hanno manifestato a Kabul contro la decisione di non riaprire le scuole medie e superiori alle ragazze. Da quando i Telebani hanno ripreso il potere in Afghanistan lo scorso agosto, le scuole sono rimaste chiuse per le ragazze: sarebbero dovute riaprire la scorsa settimana, al cominciare dell’anno scolastico, ma una volta giunte in classe, le studentesse sono state rimandate a casa. Questo non è l’unico segnale che arriva dal Paese sulle condizioni in cui, nonostante le promesse fatte alla comunità internazionale, le donne versano in Afghanistan.

Secondo quanto riportato da Aaron Zelin, ricercatore statunitense, il governo talebano avrebbe anche approvato una nuova norma che obbliga le donne e gli uomini a recarsi al parco in momenti separati. La domenica, il lunedì e il martedì sarebbero giorni riservati alle donne, mentre da mercoledì a sabato i parchi di Kabul sarebbero accessibili esclusivamente agli uomini.

La condizione delle donne nel Paese starebbe diventando sempre più precaria. Alla fine dell’anno scorso i talebani avevano annunciato che le donne non avrebbero più potuto intraprendere lunghi spostamenti (superiori alle 45 miglia, per la precisione) senza essere accompagnate da un uomo della propria famiglia. In alcune province del Paese, come Balkh e Herat, alle donne è stato anche proibito di utilizzare i bagni pubblici. Un divieto che tocca in modo considerevole moltissime persone, considerando come l’economia in ginocchio e il dilagare della povertà rendano fondamentale l’accesso all’acqua e ai servizi igienici pubblici. Molti cittadini infatti sono costretti a recarsi in questi luoghi per potersi lavare o scaldare.

 

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