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Turchia: prigionieri politici abbandonati alla pandemia senza protezione

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ReteKurdistan Italia – 16/4/20

PrionieriPoliticiDi fronte alla pandemia di Covid-19 i detenuti sono tra i gruppi più fortemente minacciati. Mentre oltre 90.000 detenuti vengono rilasciati a causa della pandemia, i prigionieri politici continuano a restare in carcere.

La modifica legislativa definita „Amnistia Corona“ è stata accettata lunedì nel Parlamento turco. Prevede la liberazione di circa 90.000 detenuti in Turchia, il rilascio anticipato dei prigionieri politici è esplicitamente escluso dalla modifica legislativa.

Emirhan Sağlam, padre del prigioniero politico Zafer Sağlam, dichiara a ANF: „I nostri figli sono abbandonati in balia della pandemia senza protezione.“ A parte il fatto che prigionieri come suo figlio vengono messi in isolamento non succede nulla, riferisce. Zafer Sağlam ora si trova in una cella singola nel carcere di massima sicurezza di Silivri. È uno di due prigionieri che sono stati sottoposti a test, il suo test ha avuto esito negativo. Emirhan Sağlam riferisce di una nuova telefonata con suo figlio: „Quando la scorse settimana ho parlato con mio figlio non era ancora in isolamento. Ha detto che in carcere ci sono problemi con l’igiene e con il rifornimento di acqua. Non sono stati consegnati detergenti e l’acqua corrente è stata staccata. Al momento si trova in isolamento. Non posso chiedergli come sta. Il test di un vicino di cella ha avuto esito positivo, anche lui è stato messo in isolamento.“

Siamo molto preoccupati

Emirhan Sağlam è molto preoccupato per suo figlio e gli altri prigionieri politici. Dice: „Abbiamo tutti sperato che uscisse una legge equa, ma neanche nelle condizioni date da una pandemia è successo. Il virus non si ferma di fronte ai prigionieri politici, uccide ricchi come poveri. I nostri figli vengono abbandonati in balia della malattia senza protezione. Non ci preoccupiamo solo per nostri figlio, ma per tutte le persone nelle carceri.“

Non hanno potuto lavare nemmeno le stoviglie

La sorella di Zafer Sağlam, Bilge Sağlam, racconta che suo fratello la settimana scorsa ha raccontato che i prigionieri a casa dell’interruzione dell’acqua corrente non hanno potuto neanche lavare le loro stoviglie: „Non sappiamo in quali condizioni si trova ora in isolamento. Siamo molto preoccupati. A casa siamo nervosi quando qualcuno inizia a tossire, ma non voglio immaginare come sia questo per una persona in carcere. Devono convivere in spazi ristrettissimi e non possono rispettare alcun distanziamento sociale. Le carceri sono comunque sovraffollate. Ci preoccupiamo moltissimo.“

di ZEYNEP KURAY

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