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La pace con i Talebani è fatta alle spese delle donne afgane

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Theglobeandmail.com – Sally Armstrong – 6 marzo 2020

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Vi ricordate degli “editti”che ci facevano rabbrividire? Nessuna scuola per le ragazze, nessun lavoro per le donne, una donna deve essere coperta dal burka e non deve mai lasciare la propria casa se non è accompagnata da un marito, fratello o figlio? La donna doveva dipingere di nero le finestre della casa per non farsi vedere da fuori da un uomo. Doveva calzare solo scarpe con la zeppa perché ai Talebani non piaceva il suono dei tacchi da donna. Mentre il mondo guardava da un’altra parte, gli editti diventarono sempre più pazzi. Per esempio, una donna non poteva usare calze bianche perché considerate sessualmente provocatorie. Le calze bianche…

Le punizioni per le trasgressioni erano terribilmente severe. Una banda di energumeni che si facevano chiamare La Squadra dei Vizi e Virtù girovagava per le strade alla ricerca di donne da frustare – donne di cui s’intravedevano le caviglie o che non coprivano le loro mani quando pagavano un venditore di pane.  La musica era proibita, così come cantare e ridere.

 

 

Ma la cosa peggiore era la lapidazione. Quando i Talebani portavano una donna in uno stadio, la gettavano a terra, facevano un cerchio intorno a lei e le tiravano pietre alla testa fino a che non moriva. L’editto talebano diceva che “non devi colpirla con una pietra troppo grossa da ucciderla velocemente.”

Ecco dove si era arrivati nei confronti delle donne, prima che la comunità internazionale invadesse l’Afganistan, dopo i terribili attacchi dell’11 settembre. Poi tutti si schierarono con gli Stati Uniti che s’impegnarono a liberare l’Afganistan di coloro che torturavano e uccidevano in nome di Dio.

Ora il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto il suo accordo. Forse pensa che i Talebani siano cambiati. Lo chieda alle donne e alle ragazze che vivono (nel terrore) nelle comunità sotto il loro controllo Le frustate e le lapidazioni e la proibizione dei servizi statali (scuola e assistenza medica, per esempio) vanno avanti come prima. La misoginia è assolutamente strabiliante.

Mentre i Talebani non sono cambiati nella loro breve storia di vita, le donne dell’Afganistan lo sono. Oggi esse sono ministri e membri del parlamento. Ci sono governatrici e imprenditrici. Ci sono direttori d’orchestra e donne in deltaplano, olimpioniche e cantanti d’opera. Ci sono avvocate dei diritti umani e portavoce internazionali per la giustizia.

E sono in pericolo di nuovo perché accordi diplomatici non le proteggono. 

 

Traduzione a cura di CISDA

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