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Intervento di Shayaan dI Hambastaghi

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Intervento di Shayaan dI Hambastaghi (Solidarity Party of Afghanistan – Partito Afghano della Solidarietà) all’incontro organizzato dalla Green Left australiana per parlare dei crimini di guerra delle truppe australiane in Afghanistan e a Papua Ovest – 2 dicembre 2020 [Trad. a cura di CISDA]

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Non voglio entrare nel dettaglio dei crimini perpetrati dall’esercito australiano in Afghanistan perché nel vostro paese ne siete perfettamente a conoscenza.

L’Afghanistan è stato occupato dagli eserciti statunitense e della NATO, di cui l’Australia fa parte. Questi 42 grandi paesi si sono divisi tra loro le diverse provincie. All’Australia è stata data la responsabilità dell’Uruzgan, una provincia del Sud-Ovest, Kandahar è stata affidata al Canada, Herat all’Italia, Mazar, nel Nord del paese, ai tedeschi. Ma gli USA, i grandi capi, sono presenti in ogni provincia e mantengono il controllo di quelle più importanti. Per esempio, Kabul è rimasta quasi completamente sotto il controllo USA, ma così anche altre provincie importanti dal punto di vista strategico, o perché rendono molti soldi; Helmand, che è il luogo in cui si produce la maggior parte dell’oppio, è sempre rimasta sotto il controllo delle truppe britanniche e statunitensi. Anche Kandahar è molto importante e canadesi e statunitensi hanno discusso molto su chi doveva averne il controllo. Ufficialmente hanno creato un gruppo di controllo, chiamato PRT, Provincial  Reconstruction Team [un organismo amministrativo a carattere civile-militare che ha la responsabilità di aiutare nella ricostruzione del paese dove la forza militare è intervenuta, N.d.R.] ma in sostanza tutti vogliono guadagnare dalla loro presenza in una certa provincia.

Nei media si dice che sono stati spesi più di 120 miliardi di dollari per la guerra e per gli aiuti all’Afghanistan, ma più del 50% di questi finanziamenti non è arrivato agli afghani perché i contratti sono stati stipulati con le società USA e quindi la maggior parte dei soldi è ritornato a chi lo aveva “donato”. Inoltre, la maggior parte dei soldi è stato speso per usi militari.

I numeri ci dicono che ogni soldato straniero presente in Afghanistan è costato 15.000 dollari al mese. Il resto è stato dato ai signori della guerra: per esempio l’Australia ha dato soldi a Matullah Khan, un signore della guerra della provincia di Uruzgan, e questo signore, che prima era un semplice taxista, in 3-4 anni è diventato il più pericoloso mafioso dell’area. Era stato nominato capo della polizia della provincia, ma di fatto aveva il controllo su ogni decisione, era colui che decideva chi avrebbe dovuto essere il governatore della provincia, anche se era una figura istituzionale meno importante. Ci sono diversi rapporti sui suoi crimini: il 15 aprile 2015 l’AIM network ha riferito che Matullah Khan e le sue milizie si sono resi responsabili di uccisioni, stupri, rapimenti di donne e uomini e molti altri gravi crimini; in un altro caso si è trattato dell’uccisione di 80 persone, a cinque di loro ha sparato e gli altri sono stati accoltellati.

L’Afghanistan è stato occupato con la scusa di liberare le donne, portare la democrazia e la giustizia. Ma se guardiamo quale è la realtà oggi, in Afghanistan oltre ai talebani troviamo altri 23 gruppi terroristici attivi, l’ISIS, la rete Haqqani e altri gruppi più piccoli che provengono dall’Uzbekistan, dal Tagikistan e da altre zone e commettono crimini qui.

È ironico che tutti questi gruppi, che siano sostenuti dai paesi imperialisti come USA, Gran Bretagna, Russia, Cina, o dai paesi reazionari confinanti come l’Iran, il Pakistan, la Turchia, l’Uzbekistan, con le loro milizie combattono per procura per portare avanti gli scopi di queste potenze. Iran e Arabia Saudita stanno combattendo in Afghanistan la guerra che c’è tra loro, India e Pakistan fanno lo stesso, così come fanno la Cina e gli USA, o la Russia e gli USA. Così l’Iran sostiene un gruppo di talebani e al contempo un altro gruppo è sostenuto dagli USA. Alla fine, però, le vittime di tutti questi crimini e spargimenti di sangue sono gli afghani, soprattutto le donne e i bambini.

E gli USA fingono di aver messo fine al regime dei talebani. Sono in corso dei negoziati di pace in Qatar, a Doha, e intanto ogni giorno i talebani diventano più forti.
E dietro a questa situazione ci sono molte ragioni.

Per cominciare i talebani sono sostenuti dalle truppe straniere perché queste vogliono giustificare la loro presenza in Afghanistan. Sappiamo bene che il governo imperialista USA per giustificare la sua presenza in un paese spesso indica un nemico virtuale. E’ quello che ha fatto con l’Iraq di Saddam Hussein ed è quello che è successo in Afghanistan. E ora dicono di voler concludere con i talebani, ma nel frattempo parlano molto della presenza dell’ISIS. Vogliono prendere in giro gli stessi americani e il resto del mondo: dicono che i talebani sono finiti ma che bisogna restare perché c’è un altro gruppo terroristico da combattere.

I talebani diventano più forti via via che si svelano i crimini commessi dalle truppe straniere. Ciò che è successo con le truppe australiane è accaduto anche con i tedeschi, con i francesi, con i britannici, con gli italiani. Alcuni di questi crimini sono stati raccontati dai media internazionali, ma molti sono rimasti nascosti. Naturalmente anche gli USA hanno commesso molti crimini.

Questa è la ragione per cui la gente guarda ai talebani.

Abbiamo anche il problema che mancano forze politiche e individui progressisti e di sinistra, sia perché molti di loro sono stati uccisi durante l’invasione sovietica, sia perchè i signori della guerra fondamentalisti sostenuti dalla CIA e dai servizi pakistani hanno ucciso molti intellettuali e organizzazioni progressiste. Questo vuoto ha lasciato spazio ai talebani per reclutare combattenti e continuare la propria guerra.

Per quanto riguarda i trattati di pace in corso, noi sin dal primo giorno, in cui si diceva che i talebani e gli USA avrebbero fatto un buon negoziato, abbiamo dichiarato che non ci potrà essere nessuna pace in Afghanistan fino a che saranno presenti le truppe straniere.

Sembra che recentemente il governo USA, con Trump, abbia detto che gli USA lasceranno l’Afghanistan: noi non ci crediamo, perché pensiamo sia stata  una scusa da usare in campagna elettorale per dimostrare di aver fatto qualcosa per la pace. Ma noi crediamo che le truppe straniere se ne andranno dall’Afghanistan solo quando la nostra gente si solleverà e combatterà rappresentata e guidata da forze democratiche e non da forze reazionarie come i talebani.

Fino a che gli USA e le forze NATO saranno in Afghanistan per tenere sotto controllo altri paesi, come Russia, Iran e Cina, nel nostro paese non ci sarà pace.

Tutti questi paesi fanno la guerra per procura, e perciò vediamo ogni giorno attacchi suicidi, attacchi a postazioni militari, sostenuti dai paesi che vogliono che qui ci sia guerra perché non vogliono che altri paesi, rivali, siano presenti in Afghanistan. Gli USA e la NATO devono andarsene dall’Afghanistan e smettere di sostenere i signori della guerra; se non lo faranno lo spargimento di sangue continuerà.

Se parliamo poi del nostro governo fantoccio, è un governo corrotto. Ogni giorno ci sono notizie di corruzione, ma dopo un giorno o due vengono dimenticate. Il motivo è che gli alti ufficiali, tra cui il presidente, sua moglie e i ministri, sono tutti coinvolti nella corruzione. Se c’è un caso di corruzione tutti cercano di metterlo a tacere così la gente non ne parla. Infatti se venisse alla luce partirebbero altre denunce e si diffonderebbero notizie sui personaggi importanti coinvolti, per cui tutti cercano di lasciare il più possibile la situazione silente.

La pandemia ha aumentato la gravità della situazione del paese poiché ci sono parecchi lavoratori giornalieri che non possono rispettare il lockdown altrimenti non guadagnerebbero nulla per la famiglia. 600 milioni di dollari sono stati versati come aiuti dagli USA, dall’Europa e dal Giappone per far fronte all’emergenza, ma la maggior parte del denaro è stata sottratta da ministri e alti ufficiali.

All’inizio del lockdown, nel giugno2020, il precedente ministro della salute ha dato le dimissioni perché coinvolto nel sistema di corruzione e il governo non ha potuto fare altro che lasciarlo dimettere.

Il nuovo ministro non ha migliorato la situazione poiché appartiene a un partito fondamentalista e sta continuando, come il precedente, a rubare i soldi degli aiuti al paese.

Voglio tornare sui motivi per cui le truppe USA e NATO non lasceranno l’Afghanistan. Questi eserciti guadagnano tanto dalle droghe e dall’oppio. Secondo vari rapporti le truppe USA e inglesi ogni anno guadagnano tra i 500 e i 600 miliardi di dollari da questi traffici e solo 2 o 3 miliardi restano in Afghanistan, il resto è usato dalle truppe stesse.

In Afghanistan inoltre ci sono grosse risorse minerarie. Helmand è ritenuta la regione più insicura del paese e addirittura del mondo, ma vi è anche la presenza di uranio. E’ la ragione per cui le truppe USA e inglesi restano e usano le milizie talebane per procura in modo da controllare l’area ed estrarre questo prezioso minerale.

Helmand offre inoltre la terra migliore per la coltivazione dell’oppio, quindi vogliono mantenere il controllo sia della coltivazione, sia del traffico.

A queste ragioni si somma la collocazione geografica del nostro paese, che consente il controllo di Iran, Cina, Russia, India e Pakistan rendendo l’Afghanistan il cuore dell’Asia. Chi controlla l’Afghanistan controlla tutta l’area, per questo non lasceranno l’Afghanistan.

Per quanto riguarda l’accusa alle truppe australiane, crediamo che debbano essere giudicate non solo le truppe e singoli individui ma il governo australiano stesso e il suo primo ministro che le ha inviate. I crimini non sono stati commessi individualmente ma dal sistema e dal governo che ha consentito di comportarsi in modo così violento e crudele.

Facciamo distinzione fra la gente dei paesi e i loro governi.

Se parliamo di Australia, dobbiamo ringraziare Julian Assange e John Pilger e Green Left che ne sono la vera voce. Sono coloro che hanno parlato dei crimini in Afghanistan.

Ringraziamo tutti voi e le persone come loro che hanno parlato in nostro nome.

Molte grazie!

 

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