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Escalation per Idlib

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Retekurdistan.it – 5 febbraio 2020

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Le forze armate di Ankara vanno in soccorso di Al-Qaida nella provincia siriana. Si rischia uno scontro russo-turco.Mentre l’esercito siriano si prepara alla conquista del capoluogo di provincia Idlib nell’omonima provincia della Siria nordoccidentale, la Turchia soccorre militarmente i combattenti della propaggine siriana di Al-Quaida, Haiat Tahrir Al-Sham (HTS) che lì sono andati in difficoltà.

Appoggiate dall’aviazione russa, truppe governative siriane nei giorni scorsi hanno messo sotto il loro controllo il sud della provincia di Idlib controllata da HTS e da gruppi jihadisti minori, compresa la città di Maarat, seconda per dimensioni. A Idlib le truppe turche in base all’accordo di Astana stipulato nell’anno 2017 tra Russia, Iran e Turchia, sono presenti con dodici postazioni di osservazione per la sorveglianza di una zona di de-escalation. L’impegno di ritirare i combattenti HTS da una zona smilitarizzata profonda 15 chilometri, Ankara però non lo ha mantenuto.

In un attacco delle truppe governative siriane alla città di Sarakib ocupata da HTS, domenica notte sono stati uccisi sei appartenenti all’esercito turco. I soldati lì si sarebbero mossi senza informarne preventivamente la parte russa, ha dichiarato lunedì il »Centro per la Riconciliazione in Siria« russo. L’artiglieria turca per »rappresaglia« avrebbe sparato su 46 obiettivi delle forze governative e così fino a 35 »elementi del regime« sarebbero stati »neutralizzati«, ha sostenuto lunedì il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Finora non si è avuta una conferma da Damasco. Il Presidente turco ha invitato la Russia a non ostacolare l’esercito turco.

RifugDopo che Erdogan venerdì aveva minacciato »le opzioni più estreme« nel caso in cui l’offensiva russa non fosse stata fermata, domenica convogli turchi con oltre 200 veicoli corazzati e autocarri con carri armati hanno attraversato il confine siriano in direzione di Idlib. Dalla regione siriana intorno alla città di Al-Bab sotto occupazione turca, mercenari jihadisti sostenuti dalla Turchia hanno attaccato truppe governative a nord di Aleppo per legare le loro forze. Aerei siriani e russi hanno quindi condotto attacchi nei pressi di Al-Bab. Truppe turche potrebbero restare vittima di attacchi aerei russi, ha messo in guardia l’emittente estera russa RT Deutsch lunedì, rispetto al rischio di una escalation non voluta tra Russia e Turchia.

Secondo informazioni delle Nazioni Unite, a Idlib con i suoi circa tre milioni di abitanti, 400.000 civili sono in fuga dai combattimenti. Molti di loro sono accampati nella zona del confine con la Turchia. Ma Ankara tiene la zona fortificata chiusa alle persone in cerca di protezione. Secondo il Ministero degli Esteri il governo federale tedesco quest’anno vuole sostenere la costruzione di alloggi per profughi a Idlib con 25 milioni di Euro. La scorsa settimana l’ente aveva chiesto una fine dell’offensiva russo-siriana contro Idlib, mentre la maggior parte dei grandi media tedeschi, minimizzando parlano di una »provincia di ribelli«. Anche l’incaricato speciale USA per la Siria, James Jeffrey, si è occupato di scagionare i combattenti siriani di Al-Qaida. HTS sarebbe classificata come organizzazione terroristica, ma i suoi seguaci si intenderebbero come »combattenti di opposizione patriottici« contro il »regime di Assad«, e da loro non partirebbe alcuna minaccia internazionale, ha sostenuto il diplomatico USA.

di Nick Brauns

da junge Welt, 4.2.2020

https://www.jungewelt.de/artikel/371878.kampf-gegen-dschihadisten-eskalation-um-idlib.html

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