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Intervento di Samia Walid al Coordinamento Nazionale del CISDA 2019

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Lavaggiorosso, Samia Walid, 29-30 giugno 2019

Care compagne e sorelle,
è un grande onore per me essere ancora fra di voi in un’altra conferenza CISDA. È molto importante per Rawa partecipare agli incontri CISDA poiché permette di stare coi nostri grandi supporters in Italia e scambiarci idee su come affrontare la causa comune che condividiamo.

Inoltre è inestimabile per noi ospitare le amiche/ci italiani in Afghanistan. Nonostante i problemi di sicurezza le delegazioni dei membri del CISDA cercano di vedere la realtà sul campo e ciò che RAWA sta facendo. Tutto ciò fa comprendere la situazione e la lotta dura che i membri di RAWA affrontano nell’Afghanistan attuale. Inoltre visitando le attività di RAWA in Afghanistan le compagne si rendono conto di come aiutare le donne afghane. Ad esempio le amiche CISDA quando nel 2018 visitarono un villaggio remoto nell’est del paese si resero conto della necessità di realizzare una clinica in quell’area.
Si resero disponibili subito, raccolsero i fondi, tornarono di nuovo quest’anno e misero la prima pietra per la costruzione. La clinica è ora in costruzione e speriamo sia funzionante molto presto.

L’attività principale di RAWA è lavorare con donne povere e contadine nei villaggi remoti. Vogliamo alfabetizzare le donne delle zone remote dell’Afghanistan, coinvolgerle nelle attività sociali per poi, in futuro, cercare di politicizzarle. Per questo diciamo che i progetti supportati dal CISDA sono a favore della lotta politica di RAWA.

Sfortunatamente, ogni giorno, l’Afghanistan affonda sempre più nella guerra, insicurezza, occupazione, fondamentalismo, povertà, violazione dei diritti umani e misoginia.
Gli Stati Uniti hanno invaso l’Afghanistan 18 anni fa e hanno bombardato il nostro indifeso e deprivato paese con B-52s e altre armi per la cosiddetta guerra al terrore, ai Talebani e ad altri terroristi. Ma oggi, dopo anni di guerra, uccisioni e migliaia di profughi afghani innocenti, gli USA vogliono fare pace con gli stessi Talebani e terroristi.

Gli Stati Uniti e altre potenze imperialiste vogliono fare pace con criminali assassini per i loro interessi strategici. Il governo degli Stati Uniti e il suo rappresentante, Zalmai Khalilzad, vuole fare pace coi Talebani che hanno decapitato Tabasum, un ragazzo di 12 anni, quattro anni fa e hanno lapidato Rukhshana in Ghor, una giovane ragazza, per essersi rifiutata di sposare un comandante talebano. Vogliono fare la pace coi terroristi che hanno attaccato civili e giornalisti. Lo scorso anno molti giornalisti sono stati l’obiettivo di un attacco suicida da parte dei Talebani. Le potenze imperialiste, capeggiate dagli Stati Uniti, vogliono includere nel governo gli stessi Talebani che durante gli anni ’90 hanno privato le donne dei loro diritti, ucciso in pubblico Zarmina, una giovane donna, distrutto le statue dei Budda a Bamyan e commesso massacri in molte parti dell’Afghanistan. Testimoniamo, ancora una volta, come gli imperialisti stiano calpestando la giustizia per i loro interessi sotto il bel nome della pace.

Non c’è dubbio che la pace è la prima richiesta della nostra gente stremata da decenni di guerra e da evacuazioni che li hanno resi rifugiati; vogliono godere della pace e della libertà come molte altre nazioni. Ma il popolo afghano capisce che, includendo i talebani nel governo fantoccio di Kabul, non è possibile ottenere la pace. Permettendo a Gulbuddin, un criminale e signore della guerra, di entrare a Kabul sotto la bandiera della pace con denaro e potere, non si è ottenuto alcun cambiamento nella situazione del nostro paese. Anzi guerra e insicurezza sono aumentate in tutto l’Afghanistan.
I talebani stanno ora contrattando per ottenere più potere e denaro sotto la bandiera della pace con gli Stati Uniti, ma avendo trovato nuovi compratori come Russia e Cina, vogliono vendersi a un prezzo più alto. Tutto ciò ha prolungato il processo per diversi anni. E per tutto il tempo i talebani non hanno interrotto le loro battaglie e attacchi contro i civili e l’esercito afgano, uccidendone decine ogni giorno.

Crediamo che la guerra afgana abbia le sue radici nelle profonde contraddizioni tra l’Occidente e le potenze regionali, con Stati Uniti e NATO da una parte e Russia, Cina e Iran dall’altra. Il Pakistan non ha mai interrotto il suo intervento in Afghanistan appoggiando i terroristi. Anche India e Turchia intervengono secondo i loro interessi. Questa situazione rende ancora più evidenti le contraddizioni già esistenti.

È possibile che gli Stati Uniti raggiungano un accordo con i talebani o con una parte di essi, ma sappiamo che i talebani non sono l’unico problema in Afghanistan. Il governo corrotto di Ghani e di Abdullah in cui i Signori della Guerra sono al potere, affligge il nostro popolo tanto quanto i talebani. Inoltre, gli Stati Uniti stanno segretamente appoggiando nel nostro paese l’ISIS, un gruppo molto più sanguinario, da utilizzare contro la Russia e la Cina. L’ISIS è una minaccia molto più grave per la nostra nazione. Gli attacchi del gruppo si sono concentrati sulla minoranza hazara al fine di portare divisioni etniche e settarie in Afghanistan.

L’anno scorso anche gli indù afghani, un’altra minoranza, sono stati attaccati dal gruppo. I rivali degli Stati Uniti, in particolare Russia e Cina, stanno anche sostenendo il fondamentalismo in Afghanistan per combattere gli Stati Uniti e l’Occidente. Tutto ciò rende la situazione e la guerra più complesse.
Il prezzo di tutto ciò è pagato dagli afghani innocenti per le loro rivalità. Gruppi come talebani, ISIS, signori della guerra, criminali e mafiosi come Atta, Ismail, Sayyaf, Dostum, Karzai, Mohagigq e Atmar, che sono coinvolti in scontri in Afghanistan, sono i burattini e le pedine dei poteri forti e vanno oltre i loro obiettivi.

Il nostro popolo non vedrà la pace finché la situazione non cambierà completamente. È per questo che stiamo lottando per creare un movimento per l’indipendenza che sia anti-occupazione e anti-fondamentalista e che possa portare una vera pace. Un movimento di forze democratiche di donne e uomini dell’Afghanistan che lotteranno per ottenere la libertà dagli occupanti statunitensi e dai loro fantocci fondamentalisti.

La violenza e la barbarie contro le nostre donne continuano ancora in ogni angolo del nostro paese. Il governo afghano è composto da fondamentalisti misogini. Questo governo compila rapporti superficiali sulla violenza contro le donne per attirare fondi dalla comunità internazionale. Se leggiamo questi rapporti, vediamo che i crimini e la violenza contro le donne afghane hanno raggiunto un livello senza precedenti. L’anno scorso, il Ministero per gli Affari Femminili ha annunciato di aver registrato più di 2000 casi di violenza contro le donne. Sappiamo che il numero è molto più alto. Casi di stupro e rapimento sono registrati a malapena, soprattutto se sono coinvolti potenti comandanti e signori della guerra.

Uccidere le donne è diventata una cosa normale in Afghanistan. Mina Mangal, una giovane giornalista è stata uccisa a Kabul in pieno giorno. Sentiamo parlare, ogni giorno, dell’omicidio di donne sia da parte dei familiari sia di uomini armati.

RAWA crede che se le nostre donne non raggiungono una coscienza politica e non si uniscono per lottare per i loro diritti, i diritti delle donne saranno sempre calpestati. Noi donne dobbiamo capire il nostro potere e possiamo e dobbiamo combattere insieme agli uomini per liberarci dall’oppressione e dalla disuguaglianza. È per questo motivo che RAWA vede il suo obiettivo principale nell’educazione, sensibilizzazione e mobilitazione delle donne afghane nella lotta per creare una società democratica e laica.

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