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AFGHANISTAN, CONTINUA L’ASSALTO DEI TALEBANI A GHAZNI. «SI RISCHIA IL DISASTRO UMANITARIO»

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Marta Serafini – Corriere della sera – 12 agosto 2018

Afgha Corriere Web Sezioni 593x443Nonostante le rassicurazioni del governo, non si fermano gli scontri nella città a ovest di Kabul attaccata giovedì notte. Dozzine di morti. Emergency: «Civili in trappola»

Continuano per il terzo giorno consecutivo i combattimenti a Ghanzi nell’Afghanistan orientale, dove i talebani stanno ancora cercando di prendere il controllo della città. Nelle scorse ore il governo di Kabul aveva smentito le notizie che parlavano di una vittoria dei talebani sulla zona contesa. Ma il vicecapo del consiglio provinciale Amanullah Kamrani della città che ha 280 mila abitanti ha dato all’Afp un quadro diverso. «Solo il quartier generale della polizia e gli uffici governativi sono sotto controllo. Il resto è nelle mani dei talebani», ha dichiarato Kamrani.

La situazione è grave, mancano cibo e acqua. «Ci sono dozzine di morti e feriti. La gente viene curata in casa o in clinica. Siamo sull’orlo del disastro umanitario», ha continuato Kamrani. Anche lo staff della ong italiana Emergency conferma il quadro. «La città è senza rete telefonica e senza elettricità. Per i civili ci sono pochissime vie di fuga».

Ieri all’ospedale di Kabul di Emergency sono arrivati 20 feriti ma si teme che la maggior parte sia bloccata senza poter ricevere aiuto. «Emergency ha un Posto di primo soccorso in città, che negli ultimi anni ha ricevuto un numero sempre crescente di feriti, ma a oggi non siamo ancora riusciti a parlare con i nostri colleghi», ha spiegato Dejan Panic, coordinatore del programma di Emergency nel Paese.

Sempre l’Afp riferisce come in queste ore la tariffa per il viaggio da Ghazni a Kabul, tre ore di automobile, sia salita da 250 afghani (4 dollari) a 3.500 (50 dollari). Le forze governative dunque non sarebbero in grado di respingere l’attacco dei talebani, che da tempo cercano di prendere questo importante snodo sull’asse Kandahar – Kabul. E la presa di Ghazni rischia di tagliare in due il Paese, tra il sud controllato dai talebani e il nord sotto il controllo del governo. L’unica altra città caduta sotto i talebani da quando sono stati cacciati dal potere nel 2001 è stata Kunduz, nell’estremo nord, che gli insorti hanno brevemente occupato due volte, nel 2015 e nel 2016. Né Farah né Kunduz sono strategicamente importanti come Ghazni. Tuttavia il ministero degli Interni, attraverso il suo portavoce, continua a parlare di una «situazione sotto controllo».

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