Missione UE in Afghanistan: campagna anti-corruzione 2017 contro attività minerarie illegali.
Sicurezzainternazionale.luiss.it – 22 marzo 2017
La missione dell’Unione Europea (UE) in Afghanistan ha chiesto al governo di Kabul di intervenire su tutto il territorio nazionale per mettere fine ai casi di attività minerarie illegali.
L’UE ha suggerito al governo afghano di nominare un Ministro del Carbone e del Petrolio che sia in grado di regolamentare e gestire in maniera efficiente il settore dell’industria mineraria. In particolare, si chiede al governo di verificare il pagamento delle licenze minerarie presso un conto governativo che sia unico e trasparente. Le compagnie minerarie che non pagano regolarmente le tasse dovrebbero veder revocate le proprie licenze estrattive.
La missione dell’UE ha esortato Kabul a riesaminare tutte le licenze minerarie “improduttive” e a sottoporre a maggiori controlli i progetti estrattivi di maggiore entità e portata, dove resta alto il rischio di attività estrattive illegali, come nel caso della miniera di lapislazzuli a Sar-e-Sang, nella provincia afghana di Badakhshan.
La delegazione dell’UE in Afghanistan ha lanciato la campagna anti-corruzione 2017, che durerà sette settimane e culminerà in una conferenza di alto livello sull’anti-corruzione, prevista per inizio maggio. La campagna ruota intorno ai seguenti temi chiave: risorse naturali e stabilità – la minaccia dell’attività mineraria illegale; corruzione nel settore giudiziario; prevenzione della corruzione; corruzione nel settore della sicurezza.
Zabihullah Sarwari, portavoce del Ministero del Carbone e del Petrolio, ha dichiarato che prenderà in considerazione i suggerimenti forniti dall’Unione Europea. Sarwari ha fatto sapere che il governo è in stretta collaborazione con il governo afghano per attuare una strategia efficace ed appropriata, volta a mettere in pratica tali indicazioni.
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