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Meena, fonte di ispirazione per tutta l’umanità

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di Edu Montesanti, per l’Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane nel trentesimo anniversario dell’assassinio della sua fondatrice.

250px Meena founder of RAWA speaking in 1982A trent’anni dalla sua scomparsa voglio rendere omaggio a un’eroina dell’Afghanistan e del mondo; Meena, fondatrice dell’Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane, assassinata nel 1987, è stata un esempio di passione e coraggio per la difesa di cause umanitarie come la fame, il freddo, le malattie e gli stupri. La sua vita è una fonte di ispirazione in tutti gli angoli del pianeta. Il venezuelano Alí Primera, compositore preferito di Hugo Chavez, cantava, con tutta la sua forza: “Coloro che muoiono per la vita non moriranno mai”. Queste parole descrivono molto bene la vita di Meena.

Trent’anni fa Meena ha lasciato questo mondo e noi sentiamo molto la sua mancanza; tutto il suo lavoro e la sua resistenza non erano dedicati solo alla nobile causa afghana. Meena ha dato la sua vita per il suo popolo ma anche a ideali universali. Il suo amore e la sua forza, il suo prezioso lavoro e la resistenza, la sua grazia senza pari, la sua passione e il suo coraggio sono esempi per tutta l’umanità. Meena vive in ogni angolo del pianeta in cui qualcuno soffre la fame, un bambino piange, una persona è malata, una donna è violentata e una vita è calpestata.

In America Latina abbiamo una lunga storia di resistenza contro potenze straniere e vigliacchi locali, burattini dell’impero; la nostra storia è simile a quella che il popolo afghano ha dovuto affrontare fin dal XIX secolo. Lotte comuni, perdite comuni, sogni comuni, vittorie comuni.
La vita e il sangue di Meena gridano oggi tra le pietre afghane per il suo paese invaso e depredato come per tutta l’umanità che amava. Meena e Alí Primera, lei afghana e lui “figlio” di Hugo Chavez, oggi, avevano ideali comuni di giustizia sociale, di libertà e pace. Meena ci manca da trenta lunghi anni; è morta così giovane ma vivrà per sempre.

 

Se Meena potesse piangere con noi in America Latina, oggi, le chiederei di farlo con queste parole di Alí Primera, sicuro che le sarebbe piaciuto farle sue e ripeterle agli afghani, che amava tanto profondamente, e al mondo intero:

Madre, quanto ti amo
perché amo la mia gente
e tu mi hai insegnato
a lottare
per lei.
Mi hai insegnato
a condividere il mio pane
a condividere il mio amore

a condividere i miei sogni.
Io ora voglio
condividere le mie braccia
con lo
stesso / la abbraccio.
Madre, permettimi di combattere
mi hai insegnato a non
uccidere le farfalle
a non tagliare le rose
che coltivi nel tuo giardino.
Ho
imparato, a poco a poco, ad amare gli altri
Con umiltà, madre, permettimi di
combattere.
Spero che tu capisca
che la lotta per gli uomini non è fatta di carità

madre, permettimi di combattere…

Tutto il nostro amore a Meena Keshwar Kamal. Ciò che tu volevi, Meena, è che noi proseguissimo il tuo cammino. Sei esempio e ispirazione per tutta l’umanità.

Trad. di Laura Quagliuolo

 

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