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Appello per costruire delegazioni di osservatori per Parigi

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dal sito di Retekurdistan

nLuT3Vk0 400x400Inizio del processo contro Ömer Güney, accusato dell’omicidio di Sakine Cansiz, Fidan Dogan e Leyla Saylemez il 9 gennaio 2013 a ParigiIl 9 gennaio 2013 le politiche curde Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez sono state assassinate nella capitale francese Parigi su incarico dei servizi segreti turchi MIT. E così il numero di coloro che a Parigi sono stati assassinati per le loro posizioni e attività politiche prevalentemente su incarico dello Stato Turco, è salito a 25.

L’obiettivo di questi assassinii per la maggior parte delle volte è lo stesso: l’intimidazione di persone attive, la vanificazione di processi di pace e di democratizzazione, la distruzione delle speranze di libertà e autodeterminazione. Comune è anche il fatto che questi assassinii non vengono risolti, cioè la mancata condanna degli autori e dei loro mandanti. I delitti di Stato la maggior parte delle volte restano impuniti. Nessuno degli assassini dei politici e delle politiche libanesi, tunisini, palestinesi e tamil è stato catturato e/o condannato, i loro casi sono stati archiviati in fretta.

Nel caso delle tre politiche curde gli ampi sforzi e le proteste delle donne curde e degli uomini curdi in tutto il mondo hanno potuto impedire un corso di questo tipo. Anno per anno nell’anniversario della morte decine di migliaia di persone sono accorse a Parigi, settimana per settimana curde e curdi si sono riuniti davanti alle ambasciate francesi in Europa per chiedere la soluzione dei casi di assassinio, la condanna del responsabile e l’individuazione dei suoi mandanti.

Così il presunto colpevole del reato, Ömer Güney, il 17.03.13, non da ultimo grazie agli sforzi della comunità curda, è stato arrestato. Le indagini sul caso sono durate tre anni e sono state accompagnate da numerosi imprevisti e contrattempi che fanno pensare che anche questi assassinii devono rimanere irrisolti. Ad esempio nel corso di un’effrazione nella casa della giudice competente è stato rubato il computer con la documentazione relativa al caso. Anche un tentativo di evasione del presunto colpevole grazie ad aiuti dall’esterno genera dubbi. Il collegamento di Ömer Güney con i servizi segreti turchi del MIT si evince dagli atti.

Le indagini ora sono chiuse e lo svolgimento del processo a Parigi è fissato nel periodo dal 23 gennaio al 24 febbraio 2017.

 

Noi, responsabili dell’Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia, UIKI Onlus, per tutto il periodo del processo lanciamo un appello affinchè alle udienze siano presenti osservatrici e osservatori internazionali: portiamo a Parigi la nostra richiesta di verità e giustizia e facciamo in modo che sia impossibile non sentirla. L’esito di questo processo sarà significativo non solo per questo odioso omicidio, ma anche per i precedenti assassinii politici che aspettano ancora di essere risolti, oltre a rappresentare un monito per impedire il ripetersi di simili crimini.

Uniamo le nostre forze e schieriamoci contro l’abuso di potere da parte degli Stati che possono arrivare fino a commettere tali crimini e mettiamo fine alla loro impunità.

Vogliamo assumere, in questo modo, la difesa del diritto alla vita di ogni persona contro gli attacchi da parte dello Stato e alziamo la voce per la democrazia, la giustizia e la libertà.

Riempiamo l’aula del tribunale ad ogni udienza e mostriamo che non abbiamo dimenticato Sakine, Fidan e Leyla, e che non perdoniamo questo crimine. Facciamo sentire la nostra presenza ai giudici, seguendo il processo con la massima attenzione.

In questo senso rinnoviamo il nostro appello a tutte le donne e a tutti gli uomini che ritengono irrinunciabili valori come pace, democrazia, giustizia e libertà, a ritrovarsi il 23 gennaio e il 24 febbraio 2017 per partecipare come osservatrici e osservatori del processo, con la richiesta di “Verità e Giustizia”.

Per adesioni chiediamo di scriverci entro il 20 dicembre al seguente indirizzo mail: info@uikionlus.com

Le date da scegliere: 23-27 Gennaio – 30-03 Febbraio – 6-10 Febbraio – 13-17 Febbraio – 20-24 Febbraio

I biglietti sono a carica di osservatrici e osservatori, i pernottamenti saranno a carico del comitato organizzativo. Osservatrici e osservatori possano decidere i giorni di permanenza.

NON LASCIAMO PASSARE IMPUNITI I CRIMINI DI STATO!

Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia – UIKI Onlus

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