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Il governo prolunga la missione in Afghanistan e aumenta le truppe.

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IlTempo.it – 31 ottobre 2015

Il sottosegretario alla Difesa: “Non sono venute meno le esigenze di sicurezza e dobbiamo compensare il rientro del contingente spagnolo”

Le truppe italiane resteranno in Afghanistan e aumenterà ulteriormente le sue truppe impegnate per «compensare» alcune defezioni dei Paesi alleati. Lo ha comunicato alla Camera il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi rispondendo a un’interrogazione sul tema. Il governo, ha spiegato Rossi, «ha deciso di rimodulare la pianificazione di rientro di alcune capacità del contingente» dall’Afghanistan «e di aumentarne la consistenza numerica nell’ultimo trimestre» del 2015, «in una misura ritenuta idonea a compensare il rientro di quella parte del contingente spagnolo che era dedicata alla Force Protection».

Rossi ha ricordato che «il nostro Paese è presente in Afghanistan dal 2003 e il contingente, schierato a Kabul e a Herat, è attualmente inserito nella missione Nato Resolute Support che dal 1° gennaio 2015 ha sostituito la missione Isaf, terminata il 31 dicembre scorso». «Lo scopo della missione è di consentire al governo afghano di garantire l’effettiva sicurezza in tutto il Paese» ha sottolineato il sottosegretario, che ha citato l’intervento del ministro Roberta Pinotti alle Camere, il 29 luglio scorso, durante il quale era stata annunciata, «in considerazione del perdurare delle esigenze di supporto alle forze di sicurezza locali, la decisione di mantenere una propria presenza militare nella regione di Herat, posticipando di alcuni mesi il ripiegamento del contingente su Kabul».

Il 6 ottobre il ministro aveva evidenziato come la sicurezza in Afghanistan fosse delicata per gli attacchi al governo da parte dei talebani e dalle organizzazioni terroristiche che li appoggiano. Dunque per «garantire il prosieguo della missione addestrativa nel settore di Herat in una cornice di sicurezza per il nostro contingente, il governo ha già deciso di rimodulare la pianificazione di rientro di alcune capacità del contingente e di aumentarne la consistenza numerica nell’ultimo trimestre dell’anno».

In questa direzione Obama ha già espresso la volontà di prolungare la presenza militare in Afghanistan anche nel corso del prossimo anno. Dunque anche l’Italia «sta completando il processo di valutazione tecnica e politica relativo all’ipotesi di proseguire nel proprio impegno. Dell’esito di tali valutazioni il governo informerà tempestivamente il Parlamento, così come sempre avvenuto, per consentirgli di poter esercitare le prerogative di competenza». «L’eventuale disponibilità del Paese a continuare la missione dovrà comunque tenere conto delle valutazioni e delle decisioni che saranno collegialmente prese in ambito Nato».

«Ricordo al sottosegretario alla Difesa – ha detto in Aula Massimo Artini di Alternativa Libera – che il decreto missioni è scaduto lo scorso 30 settembre e che da allora non ci sono le coperture legali e finanziarie per i nostri soldati all’estero. Il governo si sbrighi ad approvare e trasmettere al Parlamento il testo del nuovo decreto (sperando che sia l’ultimo), con le tabelle di personale e spesa aggiornate in base alle mutate esigenze del nostro contingente in Afghanistan».

G.D.C.

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