Comunicato di RAWA sui crimini del 27 e 28 Aprile
Dal sito di RAWA – 28.4.2015
COMUNICATO DI RAWA – Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane – sui crimini del 27 e 28 Aprile
I CRIMINALI ASSASSINI DEL 27 E 28 APRILE SONO I RESPONSABILI DELLA SOFFERENZA DEL NOSTRO POPOLO!
Cancelliamo dalla nostra storia le vergognose macchie del 27 e 28 Aprile attraverso la nostra leale battaglia contro il fondamentalismo.
Il 28 Aprile di 23 anni fa, le bande jihadiste presero il potere a Kabul commettendo atrocità che causarono bagni di sangue mai visti prima nel nostro paese.
Questi criminali sono stati finanziati e armati per 14 anni dai paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti, attraverso i governi reazionari del Pakistan, dell’Iran e dell’Arabia Saudita.
Questi mostri fondamentalisti, sotto la leadership di Sayyaf, Gulbuddin, Massoud, Mazari, Rabbani, Dostum, Fahim, Qanooni, Ismail Khan, Mohsini, Mohaqiq, Khalili, Mullah Izat, Bismillah Khan, Abdullah Abdullah, Atta Noor, Zalmai Toofan, e decine di altri assassini, si impossessarono di depositi di armi, fondi del tesoro e altri patrimoni nazionali. Inoltre, il governo guidato dai Mujaheddin concesse l’amnistia alla maggior parte dei capi e dei traditori del Partito Democratico del Popolo, che diede avvio alla devastazione e alla distruzione del nostro paese. A tutti questi personaggi venne garantito il visto affinché si rifugiassero in vari paesi europei.
Migliaia di nostri compatrioti indifesi furono massacrati in questa sanguinaria battaglia.
La nostra storia si vergogna di dover narrare i crimini selvaggi commessi contro la nostra gente, in particolare contro le donne, da parte delle bande jihadiste durante i quattro anni in cui sono rimaste al potere. Un numero incalcolabile di ragazze e donne vennero stuprate di fronte ai loro cari e molte altre si suicidarono per sfuggire a questo destino. I continui attacchi esterni forzarono intere famiglie a bruciare i cadaveri dei loro cari in giardino o addirittura all’interno delle loro case.
Le case e gli averi vennero saccheggiati, i nostri beni nazionali venduti nei negozi in Pakistan, le scuole, le università e gli edifici governativi si trasformarono in prigioni e luoghi di tortura.
Gli USA e i loro alleati occidentali, vincitori della Guerra Fredda, sotto la falsa scusa della “democratizzazione” erano troppo occupati a suddividere i vari mercati e saccheggiare le risorse degli Stati dell’Est che si erano appena staccati dall’Unione Sovietica.
A loro non importava che le loro “creazioni” jiahdiste stessero commettendo disastri in Afghanistan. Il mondo restò in silenzio di fronte a questi crimini e a queste atrocità. I quattro anni di tradimenti e spargimenti di sangue commessi dai Jihadisti spianarono il terreno all’ascesa dei Talebani. Essi salirono al potere con i dollari americani e con il sostegno dell’Inghilterra e del Pakistan.
I Talebani, che prepararono l’assetto alla presenza permanente degli Stati Uniti, fornirono infine agli USA e all’occidente una buona scusa per invadere il nostro paese dopo gli attacchi dell’11 settembre. Questi 14 anni di occupazione statunitense, con la presenza di un loro governo fantoccio, hanno visto la totale impunità per i capi jihadisti.
Al contrario, sono stati collocati in posizioni governative importanti così da poter prevaricare, saccheggiare e commettere nuovamente altre infamie.
Probabilmente il governo degli Stati Uniti non ha in nessun’altra parte del mondo come in Afghanistan spie e mercenari così dediti e a buon mercato, di conseguenza non chiederà mai che vengano sterminati. Gli USA hanno sempre protetto i loro servi e li utilizzano costantemente per le loro trattative.
Dopo 14 anni e l’entrata di decine di miliardi di dollari, l’Afghanistan non ha ancora trovato una stabilità e resta il luogo più insicuro e pericoloso per le donne. Uno dei motivi principali è che questi gruppi sono tuttora al potere.
La morte feroce di Farkhunda e il perpetuarsi di decine di altri misogini casi in ogni angolo del paese mostra che i Jihadisti stanno tuttora dominando, sia fisicamente che psicologicamente, e quando tornerà loro utile, ripeteranno ciò che hanno fatto tra il 1992 e il 1996.
Gli intellettuali e i media afghani “venduti” cercano costantemente di ripulire dal sangue e dal tradimento i volti di questi assassini e di descriverli come “democratici” e sostenitori dei diritti delle donne e della libertà. Questa cricca di cosiddetti esperti e analisti si focalizza su tutto tranne che sulle atrocità e i tradimenti commessi da questi sporchi jihadisti.
Con l’installarsi di questo fantoccio “governo nazionale del terrore” di Abdullah e Ghani, risultato di una farsa elettorale, siamo ancora sottoposti ad instabilità, insicurezza, povertà, disoccupazione, barbarie contro le donne, aumento della produzione di droga e molti altri crimini.
Ogni giorno decine di nostri compatrioti innocenti e indifesi sono vittime di attacchi terroristici. Poveri viaggiatori e soldati dell’esercito nazionale vengono decapitati da criminali talebani. Ma nonostante ciò, il 27 e il 28 Aprile questi assassini ubriachi di potere sono arrivati tutti insieme ad Arg per continuare il loro tradimento e servire le potenze straniere.
Cari compatrioti, giochi pericolosi sono in corso. L’imperialismo statunitense si sta associando ai governi arabi reazionari per creare e alimentare l’ISIS in Afghanistan. Questa è un’ulteriore aggiunta alla collezione di gruppi fondamentalisti degli USA che, quando arriverà il tempo, utilizzeranno queste forze disumane e sanguinarie. Lo scopo finale è far sì che gli Stati Uniti raggiungano i propri obiettivi economici e politici nella regione. L’unica vittima di queste bande sarà nuovamente il nostro sfortunato popolo. L’Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane (RAWA) dichiara ancora una volta che la libertà della popolazione afghana risiede nelle sue proprie mani e si può realizzare solo se l’intero paese si ribella alle forze di occupazione e alle loro bande. Uniamoci contro i traditori interni e gli invasori stranieri, altrimenti la storia di devastazione e miseria del nostro paese si ripeterà in modo ancora più disastroso e doloroso.
La condanna dei criminali Ikhwani, Talebani, Khalqui e Parchami conferisce validità alla lotta per la libertà e la giustizia!
Cancelliamo dalla nostra storia le vergognose macchie del 27 e 28 Aprile con la nostra leale battaglia contro il fondamentalismo.
L’Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane
28 Aprile 2015
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