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Afghana violentata e arrestata per adulterio costretta a sposare il suo stupratore: Gulnaz è prigioniera della società (FOTO, VIDEO)

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Nick Paton Walsh 8 aprile 2015 CNN – Redazione di  L’Huffington Post – 9 aprile 2015

n AFGHANA large570Una donna afghana che è stata stuprata dal marito di sua cugina e di conseguenza è stata arrestata con l’accusa di adulterio si è sposata col suo assalitore ed ora è in attesa del terzo bambino di cui lui è il padre

(Una donna afghana è stata costretta a sposare il suo stupratore, per non cadere in disgrazia. Per saperne di più  http://t.co/VISmsXZdj3  — CNN (@CNN) April 8, 2015)

La donna, conosciuta solo con il nome di Gulnaz, ha raccontato alla CNN la sua straziante situazione insieme al suo marito-stupratore Asadullah e alla sua figlia più giovane, seduta vicino a lei a Kabul in Afghanistan.

La donna racconta di essere stata assalita da Asadullah quando aveva 16 anni e lui era già sposato, venendo in seguito arrestata per “adulterio forzato” – crimine per cui in Afghanistan è prevista una pena di reclusione pari a 12 anni – e costretta a partorire in carcere la bambina che era stata concepita durante lo stupro.

 

Per sua fortuna è stata liberata grazie ad un decreto presidenziale ma, uscita di prigione, ha creduto che l’unico modo in cui potesse reintegrarsi nella società afghana fosse sposare il suo stupratore.

“Non volevo rovinare la vita di mia figlia o lasciarmi senza aiuti, quindi sono stata d’accordo e l’ho sposato” ha raccontato alla CNN “Siamo persone tradizionaliste. Quando la nostra reputazione è rovinata, preferiamo morire piuttosto che portare l’onta di quello che è successo vivendo in società”.

Adesso dichiara di “non avere alcun problema” con Asadullah e, nonostante non abbia rivolto lo sguardo una singola volta al marito durante l’intervista, dice di “essere felice”.

“Non ho problemi con lui ora e non voglio pensare ai problemi del passato. La mia vita è ok. Sono felice che la mia vita, […] stia andando avanti. Ho rotto le relazioni con la mia famiglia solo per dare un futuro a mia figlia”.

Kimberley Motley, ex-avvocato di Gulnaz, ha raccontato che tutto questo è successo poiché la donna ha ricevuto forti pressioni da parte di alcuni membri del governo che l’hanno spinta al matrimonio.

“Gulnaz si è sentita dire in continuazione che né lei né sua figlia avrebbero ricevuto protezione se si fosse rifiutata di sposarlo… È diventata praticamente una prigioniera della società.

In quanto donna single ineducata ed abbandonata dalla famiglia, per Gulnaz e sua figlia la sopravvivenza sarebbe stata una strada in salita”.

Asadullah, al contrario, dichiara durante l’intervista di averla aiutata col suo gesto:

“Se non l’avessi sposata, secondo le nostre tradizioni, non sarebbe potuta tornare a vivere in società – ha detto – I suoi fratelli non volevano accettare il suo ritorno a casa. Ora non ha nessuno di questi problemi”.

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