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Morale a livello più basso nel momento dell’inizio delle ‘celebrazioni’ dei giorni della EID (Eid-ul-fitr, festa per la fine del digiuno).

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RAWANews – 29 luglio 2014, di Gulabuddin Sukhanwar – Khaama Press.

no eid for meQuest’anno, gli afghani stanno soffrendo più che mai, con meno opportunità di lavoro, e la paura per la propria incolumità a causa di attacchi quotidiani, kamikaze e conflitti continui.
Tradizionalmente, dopo un mese di digiuno conosciuto come il mese sacro del Ramadan, la comunità musulmana celebra i giorni della EID.

Normalmente i giorni della EID, sono dedicati alla visita ai familiari, parenti e amici per condividere la felicità e il perdono, dimenticando ogni tristezza e conflitti.

Per la preparazione della EID le persone si fanno nuovi vestiti per se e soprattutto per i loro figli, preparano cibi tradizionali della festività (frutta secca e fresca, ecc.).

Ma quest’anno, come lo scorso anno, come faranno gli afghani poveri a festeggiare?

Possiamo avere una vera festa data la nostra attuale situazione economica e politica?
Purtroppo, durante il mese di Ramadan, il prezzo dei generi alimentari, vestiti e di altre cose essenziali diventa costoso e rende la vita difficile per le persone che vivono sotto la soglia di povertà. Secondo il rapporto della Banca Mondiale per il 2013, il 36% della popolazione dell’Afghanistan si trova in questa situazione.

Quest’anno, gli afghani stanno soffrendo più che mai, con meno opportunità di lavoro, e la paura per la propria incolumità a causa di attacchi quotidiani, kamikaze e conflitti continui.
Durante le ultime settimane del Ramadan, il paese ha subito pesanti attacchi in diverse regioni uccidendo più di un centinaio di persone; gruppi di insorti hanno ucciso 14 civili, tra cui una coppia di sposi perché appartenevano all’etnia Hazara – sciita.

Le elezioni presidenziali che avrebbero dovuto dare speranza e migliorare la situazione politica perchè per la prima volta c’è un passaggio democratico del potere, ma è quasi un anno da quando il processo è iniziato il paese rimane è in uno stallo politico.

Il popolo afghano, nonostante tutte le minacce provenienti da talebani, ha messo la propri vita a rischio per andare a votare, ma ora i politici invece di cercare soluzioni per la crsi del paese e per il popolo affamato, stanno cercando di riservarsi posti di potere e di alto livello per sé e per i componenti dei loro gruppi.
Gli afgani poveri stanno vivendo giorni molto tristi e duri, invece di avere un’occasione per celebrare, per loro le giornate della festa li preoccupano ancora di più su come trovare cibo per i propri figli perchè durante questo periodo i mercati sono chiusi e non c’è possibilità di trovare lavoro.
Non c’è solo questo problema da affrontare. Gli afghani sono in lutto per il disastro della frana, ogni giorno siamo di fronte a pericolo e agli attacchi che uccidono la nostra gente.

Ora, come possiamo festeggiare?
Se solo potessimo trovare un modo per godere di una festa di Eid veramente gioiosa con la sicurezza di un futuro di pace per noi e per i nostri cari.

[N.d.R.] La foto di questo post è una foto che è stata condivisa da molti su Facebook durante le celebrazioni della Eid. La didascalia recita: “Non ho Eid”, e vale per quasi tutta la popolazione dell’Afghanistan, soprattutto per i suoi figli, che non riescono a trovare un boccone da mangiare tutti i giorni.

(trad. a cura di Cisda)

 

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