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La CIA non sfrutterà più le campagne di vaccinazione per spiare

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Redazione di Giornalettismo  – 20/05/2014 

CIA VACCINI 1 300x175La CIA ha promesso che non sfrutterà mai più le campagne d’immunizzazione per i suoi scopi, fosse pure dare la caccia ai più temibili terroristi. La notizia di questa attività ha provocato l’insorgere di violente ostilità alle vaccinazioni in diversi paesi del mondo.

LA CIA LI SPIA – L’idea aveva un senso, cercare Osama Bin Laden usando come investigatori le pattuglie di vaccinatori che percorrono città e villaggi tra Pakistan e Afghanistan, raccogliendo campioni di DNA per rintracciare non solo lui, ma anche la presenza di DNA parenti di quelli dei ricercati.

Tentativo andato a vuoto, il dottore che la CIA aveva arruolato per dare la caccia a Osama è stato condannato a 23 anni dalla giustizia pachistana. Tre anni fa l’espediente è diventato di pubblico dominio e come risultato i più talebani tra i talebani in giro per il mondo, dalla Nigeria a diverse zone dell’Asia, hanno cominciato a denunciare la presenza dei vaccinatori come quella di spie e a non volerli dalle loro parti.

 

LE CONSEGUENZE SGRADITE – La mossa della CIA ha quindi messo in pericolo i programmi di vaccinazione, che possono avere successo solo se arrivano davvero ovunque, e probabilmente messo a rischio la vita di migliaia di bambini che mancheranno le vaccinazioni perché qualcuno pensa che siano roba della CIA.

I SANITARI RESTINO FUORI DALLA GUERRA – Di sicuro ha messo a rischio quella dei veri operatori medici e umanitari che poi sono stati aggrediti o uccisi.

Lisa Monaco, assistente del presidente per la sicurezza interna e il controterrorismo ha risposto alla lettera firmata da 12 rettori di scuole di medicina, affermando che l’agenzia s’impegna a non ricorrere mai più a espedienti del genere. S’attende ora analoga promessa per quel che riguarda le organizzazioni umanitarie, che gli Stati Uniti hanno trasformato in succursali delle diverse agenzie governative.

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