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In Afghanistan, Pakistan e Nigeria è emergenza poliomielite

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Lettera 35 – 6.5.2014

Secondo l’Oms è in corso una pericolosa recrudescenza del virus, a rischio anche Siria e Camerun

Cinque nuovi casi di poliomielite nel nordovest del Pakistan, quattro dei quali registrati nella regione tribale del Waziristan del Nord e uno nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa. Dall’inizio dell’anno sono almeno 58 i bambini pakistani colpiti dal virus. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la città di Peshawar, che si trova nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, è il principale “serbatoio” nel mondo del virus della polio.

Il Pakistan, dove nel 2013 sono stati registrati 91 casi di poliomielite, insieme all’Afghanistan e la Nigeria, è uno dei tre paesi al mondo in cui la malattia non è ancora stata debellata. L’attuale diffusione della poliomielite, in 10 paesi tra Africa, Asia e Medioriente, costituisce un evento straordinario e un rischio per la salute pubblica, che, secondo il Comitato d’emergenza dell’Oms, richiede una risposta internazionale coordinata.

 

Nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa e  nei territori tribali nord-occidentali i team di vaccinatori sono stati ripetutamente attaccati dai militanti che li considerano “spie” dei Servizi segreti pachistani e americani. Ma Islamabad, rispondendo alle raccomandazioni dell’Oms, ha annunciato che aprirà centri di vaccinazione contro la poliomielite presso gli aeroporti internazionali del Paese.

«Sono in atto tutte le condizioni per parlare di un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale». riferisce l’Oms. «La situazione attuale è in netto contrasto con la quasi cessazione della diffusione internazionale del poliovirus selvaggio da gennaio 2012 fino alla stagione bassa di trasmissione 2013 per questa malattia (ossia da gennaio ad aprile). Se non controllata, questa situazione potrebbe comportare la mancata eradicazione a livello mondiale di una delle più gravi malattie prevenibili attraverso vaccinazione».

La polio oggi è endemica solo in Pakistan, Afghanistan e Nigeria, ma, sempre più spesso, l’infezione viene “esportata”, come nel caso della Siria dove gli esperti hanno accertato una pericolosa recrudescenza del virus a causa di contatti con soggetti provenienti dal Pakistan. L’Oms ha chiesto al Pakistan e alla Siria, ma anche al Camerun, di garantire che tutti i residenti e coloro che trascorrono un lungo periodo nel Paese vengano vaccinati in un periodo che varia dalle quattro settimane a un anno prima di recarsi all’estero. Per viaggi urgenti, almeno una dose di vaccino deve essere somministrata prima della partenza.

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