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Afghanistan: prorogata di un anno la presenza americana. Inizia l’operazione Resolute Support

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Di Stefano Consiglio | 24.11.2014

Afghanistan un bambino cammina in mezzo ad una truppa di sol 150x150Lo scorso maggior il Presidente Obama ha rilasciato una dichiarazione dalla Casa Bianca con la quale assicurava il popolo americano che i 9.800 soldati attualmente presenti in Afghanistan non avrebbero avuto alcun ruolo operativo, limitandosi ad addestrare e supportare l’esercito afghano.

Di recente, tuttavia, Obama ha fatto passare in sordina un provvedimento che prolunga di un anno l’operazione “Enduring Freedom”. Secondo le prime indiscrezioni rilasciate dalla stampa locale il Pentagono avrebbe avuto un ruolo determinante nel convincere il Presidente degli Stati Uniti a prolungare la missione in Afghanistan.

Questa decisione è stata presa a seguito di un lungo dibattito in cui ha pesato la recente conquista dell’Iraq settentrionale da parte dello Stato Islamico, che è stata attribuita almeno in parte alla prematura ritirata dei soldati americani dal territorio iracheno. I leader del Pentagono, infatti, avrebbero spinto Obama a riflettere sull’opportunità di completare la missione garantendo la definitiva pacificazione dell’Afghanistan.

Una posizione diametralmente opposta è stata assunta dai collaboratori civili della Casa Bianca i quali temono che questa decisione possa aumentare il numero di vittime americane generando al contempo un diffuso malcontento presso l’opinione pubblica.

Nelle prossime settimane il Pentagono rilascerà una nota in cui verranno specificate le caratteristiche di questa missione, che ha già ottenuto una nuova denominazione: “Operation Resolute Support”. Questa differisce dall’operazione “Enduring Freedom” in quanto si basa su una netta distinzione tra i Talebani e i membri di Al-Qaeda. Mentre i primi potranno essere attaccati solamente nel caso rappresentino una minaccia per l’esercito americano o forniscano supporto diretto ai terroristi, questi ultimi rappresentano il vero obiettivo dell’operazione. Pertanto regole di ingaggio decisamente più elastiche guideranno le azioni dei soldati americani. Infine è bene sottolineare che le truppe di terra godranno del supporto fornito dai jet, dai bombardieri e dai droni. Una vera e propria missione di attacco contro Al-Qaeda, sebbene mascherata dietro la qualificazione quale operazione di supporto.

La decisione di Obama di mantenere un ruolo operativo in Afghanistan è stata facilitata dall’ascesa alla Presidenza del nuovo leader Ashraf Ghani, il quale a differenza dell’ex Presidenze Karzai è più disponibile a negoziare una graduale ritirata delle truppe americane. Lo scorso settembre, infatti, l’attuale leader afghano ha sottoscritto un documento atto a prorogare il termine inizialmente fissato per il 2014, entro il quale l’esercito americano avrebbe dovuto abbandonare l’Afghanistan.

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