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Un ponte Piadena-Afghanistan Farangis, Samia e Mashal in 3ªA

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La provincia di Cremona, 12 gennaio 2013

AquilonePiadena 150x150PIADENA — La più piccola, anche se in realtà è la più alta tra le tre, è nata il 1 gennaio 2002 e si chiama Farangis. Poi ci sono Samia, del 5 settembre 2001, e Mashal, del 4 gennaio 1999. Sono arrivate giovedì dall’Afghanistan e ieri mattina hanno visitato quella che sarà la loro scuola a partire da lunedì prossimo sino alla fine di febbraio, ossia l’istituto comprensivo ‘Gian Maria Sacchi’, e in particolare la classe 3ªA delle medie.

L’iniziativa, denominata ‘Aquilone 2’, è stata avviata dai gruppi ‘Amici di Emmaus’ e ‘Donne 8 marzo’ con il patrocinio del Comune, che offre la disponibilità della mensa e dello scuolabus, e prevede l’ospitalità di giovanissimi provenienti da case-famiglia gestite dall’associazione afghana Afghan Child Education and Care Organization (Afceco), per offrire loro un’opportunità di crescita personale e conoscenza culturale in un contesto sereno.

Farangis è ospite in casa di Adele Cantoni, mentre Samia e Mashal di Laura Anghinoni e del marito Romolo Magri. Ieri mattina le tre ragazze, accompagnate anche da Alida Canova, responsabile della Comunità Emmaus di Canove de’ Biazzi, sono state accolte in un clima di grande cordialità dal dirigente scolastico Sergio Pinsi e dalla professoressa Rosanna Belicchi: «Grazie al dottor Pinsi e a Rosanna è stato possibile l’inserimento di Mashal, Samia e Farangis a scuola», spiega Alida. Dopo una visita degli uffici amministrativi e della presidenza, le giovanissime sono state presentate ai loro compagni di classe, che hanno dato loro il benvenuto in inglese. Poi sono state presentate anche agli alunni della terza B. A loro volta le ragazze, apparse sempre sorridenti ed estremamente educate, si sono presentate.

 

A dare una mano per le traduzioni è stato Rohullah Taqawi, cittadino afghano residente a Piadena, accompagnato dal cugino Musa Akbarì. Questa mattina alle 11 le tre ragazze riceveranno il saluto ufficiale dell’amministrazione comunale in municipio. «Nel corso del loro soggiorno italiano—aggiunge Alida — sono previste diverse attività e anche alcune trasferte, come a Cremona e a Roma. Devo dire che Piadena ha risposto molto bene a questa iniziativa, fornendo tutto il supporto necessario ». Si può dire ormai che grazie ad Emmaus e alle Donne 8 Marzo si sia creato un ponte tra il paese e l’Afghanistan. Già nel 2010 vennero in visita dei ragazzi afghani, tramite l’associazione ‘Liberi pensieri’ e un’esperienza analoga venne ripetuta successivamente a Torre de’ Picenardi. Oggi le tre ragazze saranno ricevute dall’amministrazione comunale. (d.baz.)

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