Skip to main content

Sotto i progressi educativi dell’Afghanistan, una serie di problemi scolastici

|

RAWA News – July 21, 2013, The New York Times, Rod Nordland

schools in badakhshan bad conditionSecondo le statistiche compilate da UNICEF solo il 24 per cento degli insegnanti afghani sono qualificati secondo la legge afghana, cioè hanno completato un corso di formazione di due anni dopo il liceo.

Salang: Non c’è un grammo di grasso sul corpo nerboruto di Abdul Wahid, e non c’è da stupirsi.

La mattina dopo aver finito il suo turno di lavoro, cammina per 10 miglia lungo sentieri di montagna nel nord dell’Afghanistan, dove prende un autobus per l’ultimo paio di chilometri fino all”istituto di formazione degli insegnanti di Salang. Il ritorno sullo stesso percorso di montagna altre 10 miglia per arrivare a casa ben dopo il tramonto, giusto in tempo per riposare per riprendere il suo lavoro il giorno dopo.

Nella sua determinazione a qualificarsi formalmente come insegnante, Wahid, 33, rappresnta l’esempio dei molti vantaggi dell’istruzione afghana negli ultimi anni. “Ne vale la pena, perché questo è il mio futuro”, ha detto.

Ma egli personifica anche quanti siano gli sforzi che si devono ancora fare. Wahid è il preside della scuola nel suo villaggio, Unamak. Anche se ha solo un diploma di scuola superiore, è il miglior insegnante che i suoi 800 studenti abbiano.

È ampiamente accettato che la richiesta tra gli afghani per una migliore istruzione e l’effettiva possibilità di frequentare, in particolare per le ragazze – è molta altra negli ultimi decenni. Per i funzionari occidentali che cercano di mostrare il lato positivo dopo una dozzina di anni di guerra e di forti investimenti in Afghanistan, il miglioramento dell’istruzione è una notizia positiva.

Ma per coloro che stanno lavorando per realizzarla – funzionari afgani locali, operatori umanitari, insegnanti e studenti – è fonte di preoccupazione perchè gran parte delle promesse di miglioramento sono insoddisfacenti e grandi problemi non trovano risoluzione.

Le interviste (fra coloro che lavorano nelle scuole), hanno evidenziato un altissimo tasso di abbandono, diffuse chiusure di scuole in alcune aree di conflitto e un basso livello di istruzione tra coloro che non riescono a trovare neanche un posto a sedere in classe. Il sovraffollamento è così grave che quasi tutte le scuole operano su turni, così gli studenti frequentano per mezza giornata, e molti di loro sono divisi su tre turni al giorno, il che significa che gli studenti frequentano solo tre ore di lezione al giorno. E molti bambini non vanno a scuola. L’UNICEF stima che nel 2012 uno o due bambini in età scolare non frequenta.

Inoltre, mentre vi è stata una crescita positiva e rapida nel sistema scolastico pubblico, si sono creati altri problemi complessi, in particolare la mancanza di trovare o formare insegnanti qualificati, stampare abbastanza libri di testo o costruire scuole abbastanza sicure.
Secondo le statistiche compilate dall’UNICEF solo il 24 per cento degli insegnanti sono qualificati secondo la legge afghana, cioè che abbiano completato un corso di formazione di due anni dopo il liceo. In molti luoghi rurali, a volte ci sono insegnanti che raggiungono il al massimo il 12° grado di scuola elementare.

Quarantacinque per cento delle 13.000 scuole del paese non hanno sede in edifici, ma sono sotto tende di tela o tettoie, o anche solo sotto i rami di un albero, in un paese con condizioni climatiche dure sia in inverno che in estate fa si che molti allievi mancato spesso da scuola.
Il sistema scolastico pubblico afghano si è ampliato enormemente negli ultimi anni, sostenuto da molti aiuti internazionali – secondo l’agenzia di governo, l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale ha stanziato 934 milioni dollari per programmi di educazione nel corso degli ultimi 12 anni. Il ministro dell’istruzione, Farouk Wardak, insiste sul fatto che 10,5 milioni di studenti sono iscritti quest’anno, il 40 per cento dei quali sono bambine, un aumento enorme rispetto ad una stima di 900.000 iscritti, quasi nessuno di loro ragazze, sotto il regime talebano nel 2001.

Quei numeri sono ampiamente citati da funzionari afghani e occidentali come indicatore di successo, ma queste affermazioni sono considerate insostenibili da molti qui.
Jennifer Rowell di CARE International, che sta conducendo uno studio sull’istruzione in Afghanistan, avverte che il numero di iscrizioni non rappresentano reali presenze.

E lei ha detto quando CARE ha cercato di contattare i dirigenti scolastici delle scuole in tutto il paese, utilizzando liste di contatti tenuti dal Ministero dell’Istruzione, “da tre quarti a metà dei numeri di telefono dei maestri delle scuole mancavano, o l’insegnate che chiamavano non era al lavoro da anni. “
Questo rende difficile per il Ministero dell’Istruzione fare un efficace controllo della frequenza scolastica. Al di là di iscrizioni iniziali, la frequenza tende a scendere rapidamente, spesso nel giro di poche settimane. Secondo i dati USAID, soltanto il 10 per cento circa degli studenti raggiunge il diploma.

Quei numeri sono ancora più bassi per le ragazze, la maggior parte dei quali abbandonano tra il sesto e il nono grado, dopo la pubertà raggiungendo l’età da marito. Le insegnanti donne sono estremamente scarse, e le famiglie si preoccupano della sicurezza delle loro figlie dato le continue minacce dei talebani e di resistenza da parte di alcuni anziani locali riguardo all’istruzione delle ragazze.
Le scuole hanno un incentivo a gonfiare i numeri, perché il loro finanziamento, che viene da Kabul, si basa sul numero degli iscritti.

Nella provincia orientale di Khost, al confine con il Pakistan, secondo la lista del Ministero dell’educazione a Kabul ufficialmente l’anno scorso risultavano 252.000 studenti iscritti. Ma nella provincia di Khost al dipartimento dell’istruzione, Kamar Kamran Khan, che lavora come un reclutatore di insegnanti, ha detto che quei numeri sono stati enormemente gonfiati. “Penso che sarebbe stato difficile iscrivere più di 20.000 /25.000 studenti quest’anno nella provincia, anche se la domanda di istruzione è in rapida espansione.”

La carenza di insegnanti è così acuta che in molti distretti le scuole stanno assumendo insegnanti che hanno raggiunto solo dal sesto, settimo o ottavo grado di istruzione, ha detto Kamran, “anche se non è legale.”
Per tutto questo, anche coloro che riconoscono il miglioramento che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni, avvertono che stabilire la qualità dell’istruzione nel paese è una missione tutt’altro che compiuta.

Un funzionario delle Nazioni Unite, in una dichiarazione anonima, per non suscitare malumore tra i funzionari afgani, ha osservato che, mentre “Le iscrizioni sono state moltissime e molto incoraggianti, soprattutto per le ragazze, non è ancora la prevista sufficiente attenzione alla qualità dell’istruzione”.

S Ken Yamashita, il capo della USAID in Afghanistan, ha osservato che, anche se statistiche affidabili sono difficili da trovare in Afghanistan, “Una cosa è assolutamente chiara il numero di bambini a scuola è salito, la partecipazione delle ragazze è salita, e questo fa una grande differenza”. Ha aggiunto: “L’istruzione è stata un successo in Afghanistan”.
Un buon esempio di questo successo è il Sardar Kabul Liceo per ragazze, nella capitale. E ‘stato costruito con 27 milioni dollari dagli Stati Uniti – e non è la scuola più costosa finanziata dagli USA. l

Ghazi High School dei ragazzi di Kabul costato 57 milioni di dollari.
L’anno scorso, il Sardar Kabul ha diplomato 290 ragazze, più di un terzo del numero di iscrizioni di prima categoria di quest’anno, e la metà di loro ha passato gli esami di ammissione universitari.
“Questa scuola è un esempio per tutto il Paese”, ha detto la preside, Nasrin Sultani. Due anni fa, era costituita da 38 tende e gli studenti frequentano in tre turni.

Ora i suoi 6.600 studenti, frequentano in due turni, tutti hanno le proprie scrivanie e non più di due studenti condividono un libro di testo.
Nella classe di matematica 12° grado di Zamina Stanikzai, quando ha chiesto per alzata di mano alle ragazze quante vogliono andare al college, tutte le mani delle 40 studentesse si sono alzate velocemente, tranne una, Era quella di una ragazza più giovane, in attesa che la sorella finisse le lezioni per portarla a casa.

Tuttavia, alla domanda quante pensavano che le loro famiglie avrebbero loro permesso di andare al college, la metà delle mani è andata giù.
Una ragazza in fondo si alzò e chiese di parlare, cosa che fece in un buon inglese. Disse “Molte delle nostre famiglie credono ancora nei vecchi modi”.
Wardak, il ministro dell’istruzione, è orgoglioso, di quanto è stato fatto, nonostante le difficoltà, e in particolare nelle aree remote, come la provincia di Ghor. “Per la prima volta in 5000 anni di storia dell’Afghanistan, per esempio, Ghor ha 800 scuole, di cui 173 scuole superiori”, ha detto in un’intervista.
Sulla questione della qualità egli si mette sulla difensiva. “Ho 70 dollari per studente all’anno da spendere,” ha detto. “Negli Stati Uniti si spendono 20.000 dollari, in Pakistan $ 130. Non ci si può aspettare molto con $ 70 l’anno.”

Al di fuori del sistema scolastico pubblico di Kabul, la differenza di qualità può essere enorme. A Mir Ali Ahmad Scuola per Ragazze in Char-i-Kor, in provincia di Parwan, le ragazze condividono il loro edificio con i ragazzi – due turni per i ragazzi, uno per le ragazze. Solo i ragazzi hanno campi sportivi e campi da gioco. Una serie di libri di testo è condiviso da tre o quattro ragazze. Due ragazze condividono un posto ad ogni scrivania.

Anche a Sayid Ismail Balkh School di Kabul, 8.000 studenti sono iscritti in tre turni, tre ore ciascuna. Hanno edifici, ma un insieme di edifici non ha tetti o finestre – era un progetto della Banca Mondiale, ma l’imprenditore ha preso i soldi ed è scappato – e un altro è stato un progetto finanziato dal Giappone e anch’esso mai finto, questi sono due esempi di quello che succede.
Teloni tela appesi sulle pareti forniscono un riparo. “Quando piove, prendiamo la giornata”, ha detto Ali Barat Sadaqi, il preside.

I servizi igienici e impianti d’acqua potabile non sono stati finiti, e l’odore di fogna permea il piccolo complesso. L’elettricità è intermittente, e ci sono sei computer per tutto il corpo studentesco.
Ogni giorno, solo 5.400 studenti frequentano degli 8.000 iscritti. Eppure, essi sono stipati in: tre a una scrivania, 40 a una classe, 10 libri di testo per classe.
“Questo è lo sviluppo dopo 10 anni a Kabul”, ha detto Sadaqi.

[Trad. a cura di Cisda]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *