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Gli orfani afghani sperano che la loro musica trionfi sui “cuori americani” alla Carnegie Hall

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BBC News

In un paese in cui le arti e la musica sono state pesantemente represse dal regime talebano, giovani musicisti – incluse molte ragazze – rappresentano il potenziale nel futuro dell’Afghanistan.

KABUL, Afghanistan – Dal freddo seminterrato di un orfanotrofio di Kabul, il ritmo della batteria rimbomba nelle sale.

Ai piatti e ai cembali vediamo Laila, un’orfana di 13 anni, unica donna batterista in Afghanistan.
“Mi piace suonare la batteria e non ci sono altre ragazze batteriste in Afghanistan”, ci dice Laila con un gran sorriso. “Sono l’unica e voglio diventare famosa come ‘la ragazza afghana batterista’”.
Per ora suona in un seminterrato, ma presto suonerà al D.C.’s Kennedy Center e alla Carnegie Hall di New York.

Laila e altre 10 ragazze del suo orfanotrofio faranno parte degli ensemble musicali dell’Istituto Nazionale Afghano della Musica al loro debutto negli Stati Uniti.
Per molti dei musicisti sarà la loro prima volta fuori dal paese e il loro primo viaggio in America.
“Ho sentito dire che l’America è un luogo molto pulito e che ha dei grossi edifici, e poi avete una tale libertà…”, ci dice Sapna, di dieci anni. “Ho dimenticato il nome del vostro presidente, ma ho sentito parlare di lui”.

Sapna suona il piano e le piacciono le “canzoni veloci” che le permettono di muovere rapidamente le sue piccole dita sui tasti.
La musica è parte del programma formativo di questo orfanotrofio gestito da Andeisha Farid, direttrice esecutiva di AFCECO – Afghan Child Education and Caring Organization.

 

Speranza in un futuro migliore
In un paese in cui la libertà femminile è così limitata, Andeisha afferma che queste ragazze rappresentano il potenziale nel futuro dell’Afghanistan.
“Le donne afghane soffrono immensamente e devono lottare anche per i diritti più elementari”, ci racconta Andeisha. “Noi vogliamo un futuro migliore per l’Afghanistan. Se riusciamo ad investire adeguatamente in questi bambini, e parliamo di investimento a lungo termine, possiamo ridare una speranza al paese”.

Il solo fatto che decine di ragazze stiano studiando musica e suonando è un segno di progresso in una nazione in cui si stima che il 15% delle donne sppiano a malapena leggere e scrivere. È impensabile, quindi, saper leggere la musica o suonare uno strumento.
Le arti e la musica sono state pesantemente represse durante il regime talebano, e non solo per le donne.

È dal 2001 che un piccolo gruppo di Afghani lavora per riportare la musica nel paese. Ahmad Sarmast, che detiene un dottorato in musica, ha guidato il movimento e questo sforzo ha dato i suoi frutti nel 2010 con la fondazione dell’Istituto Nazionale Afghano della Musica.

I musicisti e i loro maestri dell’Istituto inizieranno il prossimo 2 febbraio un tour di due settimane negli Stati Uniti. Suoneranno un repertorio con combinazioni di pezzi classici e afghani.
La musica ha dato a questi bambini un’opportunità che pochissimi hanno in Afghanistan, ed essi sono impazienti di condividere ciò che hanno imparato.

“Attraverso la musica possiamo comprendere i cuori delle persone. La gente americana potrà comprendere il cuore degli Afghani e gli Afghani comprenderanno il cuore degli Americani. La musica è universale”, afferma Sapna.

Tuttavia, gli ostacoli restano.

La dodicenne Fareshta racconta che la pressione e i pregiudizi della gente del suo villaggio le hanno impedito di suonare la tromba.

La NBC aveva già incontrato Fareshta durante una visita precedente all’orfanotrofio.
Gli abitanti del villaggio di Fareshta hanno minacciato di emarginare la sua famiglia se avesse continuato a frequentare la scuola di musica.
Attualmente, Fareshta suona solo quando è all’orfanotrofio e, mentre le altre ragazze si preparano per le esibizioni negli Stati Uniti, lei non potrà partecipare.

“Voglio frequentare la scuola di musica e continuare a suonare”, ci dice.

Quando le abbiamo chiesto se non le sembrava che fosse ingiusto, ha dato una scrollata di spalle. Dopotutto, la maggior parte di ciò che accade in Afghanistan sembra ingiusto.

Tuttavia, dopo aver ascoltato Laila suonare la batteria, è facile capire come la musica che questi giovani stanno creando sia un messaggio di pace in un paese inondato da fallimenti e delusioni.

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