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Afghanistan, ancora la lapidazione per adulterio “Un ritorno al regime dei talebani”

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Comunicato stampa – ROMA. 27 novembre  2013

esecuzioSconcertano le notizie provenienti dall’Afghanistan sulla volontà del Governo Karzai di reintrodurre la lapidazione per adulterio. Sarebbe un passo indietro di molti anni, una riedizione del regime talebano. Mi auguro che la comunità internazionale si faccia sentire e sventi questo pericolo”.
Lo dichiara Delia Murer, deputata Pd, componente della commissione Affari sociali della Camera, a proposito delle notizie diffuse da alcuni media internazionali e dalla Ong Human Rights Watch sulla prima bozza di revisione del codice penale afgano, che conterrebbe l’uccisione tramite lapidazione pubblica per l’adulterio.

“A dodici anni dalla caduta dei talebani – continua la deputata Murer – rischia di tornare un vero e proprio marchio di fabbrica di quella cultura, che è contro i diritti umani e contro le donne, i cui diritti in Afghanistan fanno fatica ad essere riconosciuti.

Lo scorso maggio il Parlamento ha bocciato una legge contro la violenza sessuale e sono innumerevoli i racconti di discriminazioni e violenze subite dalle donne su quel territorio. Auspico una reazione decisa dalla comunità internazionale. I processi di pace e di affermazione della democrazia passano anche per il rispetto dei diritti umani e per la tutela della donna da ogni forma di violenza”.

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