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La giustizia può essere raggiunta solo dalle vittime!

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Nella Giornata internazionale dei diritti umani (10 dicembre) manifestazione di SAAJS (Social Association of Afghan Justice Seekers, Associazione afgana per la giustizia)

Se il 10 dicembre, la Giornata Internazionale per i diritti umani, è una formalità in alcuni paesi, per l’Afghanistan che è stato in guerra negli ultimi 34 anni, ha vissuto due invasioni da due superpotenze del mondo, è stato governato da fondamentalisti, e le sue vittime principali sono la giustizia e i diritti umani, questo giorno non può essere trattato come tale. L’Associazione afgana dei richiedenti giustizia (SAAJS), che alza la voce per ottenere la giustizia per le vittime dell’ingiustizia e dei crimini di guerra, ogni anno celebra il 10 dicembre con questa visione e necessità, in modo che documentando i crimini di guerra pone le basi per il perseguimento dei criminali e aiuta le vittime che non hanno appoggio e nessuna speranza di giustizia.

Oggi, sono passati undici anni da quando è avvenuta l’invasione militare della NATO a guida Usa e il regime fantoccio di Karzai, che è un insieme perfetto di personaggi antipopolari e criminali.
Se il nostro popolo, assetato di giustizia, che sta bruciando nell’inferno dell’ignoranza e dei crimini perpetrati dai Jihadi e Talebani, era stato dapprima ingannato dagli slogan demagogici degli Stati Uniti, è testimone oggi che la giustizia è calpestata in modo peggiore di qualsiasi altro momento nella storia del nostro paese, e le nostre donne sono le sue prime vittime.
L’Afghanistan è diventato più debole grazie alla presenza degli Stati Uniti e paesi occidentali, è stato trasformato in un terreno di gara per la rivalità tra i vari paesi del mondo, che minacciano l’integrazione del nostro paese, la nostra gente perde la vita ogni giorno, a causa del bombardamento cieco dalla Comunità internazionale e degli attacchi feroci dei talebani e Gulbuddin.

 

Gli scandali della mafia al potere, che coinvolge l’appropriazione indebita delle banche e dei terreni statali, il traffico di droga e manufatti antichi, il riciclaggio di denaro sporco e la fuga illecita di denaro, la corruzione e il saccheggio di denaro degli aiuti internazionali, sono ormai ben noti al mondo, la povertà, la disoccupazione e la mancanza di aiuti ha raggiunto il midollo del nostro popolo.
Ogni giorno conflitti religiosi, tribali, di lingua e regionali sono alimentati in modo sistematico e programmato, la distribuzione di armi da parte dei signori della guerra, l’armare ladri e teppisti sotto il nome del gruppo paramilitare “Arbaki e “insorgenti”; la provocazione, la lotta e il bullismo tra i comandanti, e innumerevoli altri problemi, sono le questioni di oggi che ricordano alla nostra gente i giorni terribili del 28 aprile.

Aggressori stranieri e criminali interni hanno posto il nostro paese sull’orlo di un abisso senza fondo. In questa situazione, alziamo le nostre voci per la realizzazione della “democrazia”, “diritti umani”, “diritti delle donne”, “giustizia”, e “sicurezza” in Afghanistan, mentre gli Stati Uniti e i loro tirapiedi, non fanno altro che ridicolizzare e insultare la nostra nazione. Il nostro popolo ha scoperto che gli stranieri, e in particolare gli Stati Uniti, non possono portare fortuna al nostro paese. Ovunque le mani sporche degli Stati Uniti siano arrivate, hanno portato spargimenti di sangue e crimini. Non sappiamo ancora quale paese sarà destinato dopo l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia e la Siria.

Finché i criminali di guerra saranno al potere e ometteranno la responsabilità alle vittime, l’Afghanistan non vedrà pace e sprofonderà nel pantano giorno dopo giorno. In un paese dove la giustizia è sacrificata per sporchi fini politici, parlare di democrazia, di prosperità e di diritti umani è irrilevante. Abbiamo assistito per anni che la Commissione Afghana Indipendente per i diritti umani (AIHRC), che ha il compito di sondare i crimini di guerra, ha ceduto alle richieste degli assassini, e bloccato i risultati delle loro indagini all’interno della commissione stessa, temendo che la loro pubblicazione avrebbe provocato l’ira degli assassini seduti nelle più alte posizioni nel governo!
La nostra nazione ha una sola scelta per lo sviluppo, la pace, e il rispetto dei diritti umani: raggiungere la giustizia con le proprie mani. E questo sarà possibile quando gli attuali governanti traditori si saranno spogliati di tutti i poteri, gli stranieri se ne saranno andati dall’Afghanistan, e il nostro popolo si prenderà il destino nelle proprie mani.

Ancora una volta dichiariamo le nostre richieste fondamentali:

  1. Vogliamo rimuovere dai loro incarichi governativi tutti i criminali del periodo Khaliqi e Parchami, del periodo delle fazioni fasciste Jehadi “, del periodo di terrore dei talebani e del periodo successivo fino ad ora.
  2. Vogliamo perseguire tutti i colpevoli di guerra di tutti i tempi in una corte nazionale e internazionale competente e imparziale.
  3. Vogliamo un’indagine sulle fosse comuni scoperte e il riconoscimento dei loro autori.
  4. Vogliamo la scoperta di tutte le fosse comuni non ancora scoperte dei crimini di ogni periodo
  5. Condanniamo con forza l’intitolazione di edifici e strade col nome di criminali e lo consideriamo un insulto e vergogna per il sangue dei nostri martiri innocenti.
  6. Chiediamo di avere un monumento commemorativo in nome dei nostri cari scomparsi sconosciuti e una porzione dovrebbe essere dedicata alle salme delle fosse comuni affinchè vengano sepolte con onore e rispetto.
  7. Chiediamo a tutte le persone in Afghanistan che hanno perso i loro figli, fratelli e sorelle, parenti e cari negli ultimi 30 anni, di contattarci e informarci sulle situazioni di atrocità degli ultimi trenta anni.
  8. Uniamoci per rendere la nostra voce più forte e dominante!

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