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Sinistra Critica incontra il “Partito Afghano della solidarietà” (Hambastaghi)

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Il portavoce nazionale di Sinistra Critica Piero Maestri ha incontrato domenica 13 febbraio lo speaker nazionale del “Partito afghano della solidarietà” (Hambastaghi), in Italia su invito dell’associazione Cisda.

Un incontro fraterno e molto cordiale tra due organizzazioni politiche che – nelle loro situazioni differenti – fin dalle loro origini hanno al centro del loro impegno la lotta contro la guerra, contro l’occupazione dell’Afghanistan delle truppe Nato (quindi anche italiane) e l’inganno della “guerra per la libertà”, contro i fondamentalismi – per una vera democratizzazione dell’Afghanistan e la partecipazione di tutti i soggetti, prima di tutto delle donne (usate dai vari fondamentalismi per schiacciarle o per ingannare).
Durante l’incontro questa condivisione politica è risultata davvero totale anche per l’oggi: malgrado le difficoltà del movimento contro la guerra in Italia e in Europa, le ragioni del No alla guerra e all’intervento militare in Afghanistan sono ancora tutte valide.
 
L’incontro è stato però ancora di più l’occasione per approfondire un tema caro a entrambe le forze politiche: in Afghanistan non c’è un’alternativa tra Nato (e governo afghano) e fondamentalismi (talebani o meno), ma tra forze leico-democratiche e signori della guerra (Nato e afghani).
La partecipazione e la democrazia sono possibili in Afghanistan se finalmente si pone fine all’occupazione e si sostengono le forze politiche e sociali democratiche – ponendo fine anche alle centinaia di progetti di “cooperazione” (governativa e non – se ancora c’è differenza…) che non aiutano davvero la popolazione afghana e la sua autonomia, ma perpetuano la sua dipendenza economica e politica.
Sinistra Critica ha ribadito il suo sostegno innanzitutto politico alle forze democratiche e laiche afghane (tra queste Hambastaghi), impegnandosi all’organizzazione comune insieme ad altre forze contro la guerra e per la democrazia di una prossima iniziativa per far conoscere la realtà delle forze alternative in Afghanistan e rafforzare il loro protagonismo politico e sociale.

Il portavoce nazionale di Sinistra Critica Piero Maestri ha incontrato domenica 13 febbraio lo speaker nazionale del “Partito afghano della solidarietà” (Hambastaghi), in Italia su invito dell’associazione Cisda.Un incontro fraterno e molto cordiale tra due organizzazioni politiche che – nelle loro situazioni differenti – fin dalle loro origini hanno al centro del loro impegno la lotta contro la guerra, contro l’occupazione dell’Afghanistan delle truppe Nato (quindi anche italiane) e l’inganno della “guerra per la libertà”, contro i fondamentalismi – per una vera democratizzazione dell’Afghanistan e la partecipazione di tutti i soggetti, prima di tutto delle donne (usate dai vari fondamentalismi per schiacciarle o per ingannare). Durante l’incontro questa condivisione politica è risultata davvero totale anche per l’oggi: malgrado le difficoltà del movimento contro la guerra in Italia e in Europa, le ragioni del No alla guerra e all’intervento militare in Afghanistan sono ancora tutte valide.L’incontro è stato però ancora di più l’occasione per approfondire un tema caro a entrambe le forze politiche: in Afghanistan non c’è un’alternativa tra Nato (e governo afghano) e fondamentalismi (talebani o meno), ma tra forze laico-democratiche e signori della guerra (Nato e afghani).La partecipazione e la democrazia sono possibili in Afghanistan se finalmente si pone fine all’occupazione e si sostengono le forze politiche e sociali democratiche – ponendo fine anche alle centinaia di progetti di “cooperazione” (governativa e non – se ancora c’è differenza…) che non aiutano davvero la popolazione afghana e la sua autonomia, ma perpetuano la sua dipendenza economica e politica. Sinistra Critica ha ribadito il suo sostegno innanzitutto politico alle forze democratiche e laiche afghane (tra queste Hambastaghi), impegnandosi all’organizzazione comune insieme ad altre forze contro la guerra e per la democrazia di una prossima iniziativa per far conoscere la realtà delle forze alternative in Afghanistan e rafforzare il loro protagonismo politico e sociale.

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