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La realtà della guerra britannica in Afghanistan

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Con l’entrata nel decimo anno di guerra in Afghanistan, un rapporto di War on Want mostra la verità dietro al conflitto.

Di Yasmin Khan – War on Want

protest munich conf 226x300Mentre l’occupazione in Afghanistan sta per entrare nel decimo anno, le vittime fra i civili e le forze Nato sono aumentate a tal punto da rendere gli ultimi 12 mesi i piu’ cruenti dall’inizio del conflitto. Le forze statunitensi e britanniche stanno conducendo una sporca guerra in Afghanistan, utilizzando bombardamenti aerei, carceri di tortura e mercenari contro la popolazione afghana, sottoposta a una sempre maggior insicurezza e alla costante violazione dei diritti umani.

L’Afghanistan è diventato uno dei paesi piu’ militarizzati del globo, il cui “fattore sicurezza” è ormai l’unico vero investimento nazionale. Negli ultimi anni, la Gran Bretagna ha esportato armi in Afghanistan per un ammontare di 32.5 milioni di sterline. Inoltre, accanto alle forze militari statunitensi e britanniche, esiste un “esercito ombra” composto da gruppi militari privati e da compagnie di sicurezza, per la cui sovvenzione il governo britannico ha speso 62.8 milioni di sterline dal 2006 al 2009.

Decenni di conflitti e interventi militari stranieri hanno reso l’Afghanistan uno dei paesi piu’ poveri al mondo. L’aspettativa di vita è di 44.6 anni, una delle piu’ basse esistenti. Gli unici obiettivi della politica dello sviluppo sono quelli militari nonché la privatizzazione dell’economia nazionale, mentre le multinazionali si arricchiscono a spese di uno dei paesi meno sviluppati della terra.

 

Il 56% dei 38.6 miliardi di dollari forniti in aiuti dagli Stati Uniti all’Afghanistan tra il 2002 e il 2009 è stato speso per la “sicurezza”, cioè per creare e strutturare le forze militari e la polizia.

Il futuro dell’Afghanistan è esclusivamente determinato dagli interessi degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e delle altre forze d’occupazione.

Nel 2009, l’allora segretario alla difesa Bob Ainsworth ha dichiarato: “L’intera regione in cui risiede l’Afghanistan è di vitale importanza per il Regno Unito”. Gli interessi britannici nella regione sono strettamente allineati a quelli degli Stati Uniti, che considerano l’Afghanistan di strategica rilevanza geopolitica per i propri interessi a lungo termine nell’Asia centrale e meridionale, e per il significato che il paese riveste in quanto vicino all’Iran, senza dimenticare il gasdotto che gli USA intendono far attraversare all’intero paese.

Nel 2007, l’assistente del segretario di stato Richard Boucher ha affermato: “Uno dei nostri scopi è stabilizzare l’Afghanistan in modo che l’energia possa arrivare al sud”.

Poiché è sempre piu’ evidente che la presenza militare degli USA e del Regno Unito è un punto nodale del problema dell’Afghanistan, è fondamentale un nuovo dibattito sull’occupazione in questo paese. Benché piu’ del 70% degli Inglesi siano a favore del ritiro delle truppe, immediatamente o nel prossimo futuro, i tre principali partiti politici intendono continuare l’offensiva militare in Afghanistan fino al 2015, dopodiché mantenere una presenza strategica per un tempo indeterminato. E’ ora che le truppe britanniche si ritirino immediatamente dall’Afghanistan, con un accordo che garantisca auto-determinazione, sicurezza e diritti umani alla popolazione afghana. Dobbiamo levare le nostre voci a favore dei diritti del popolo afghano e porre fine all’occupazione nel loro paese, in modo che possa finalmente iniziare il processo di ricostruzione.

 

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