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AFGHANISTAN: ALLARME ONG, A RISCHIO RIFUGI DONNE MALTRATTATE

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HAWCA E CISDA: LEGGE LI AFFIDA A GOVERNO, CORTE LI VUOLE CHIUSI

(ANSA) – ROMA, 7 FEB
Nuovi rischi per i diritti delle donne in Afghanistan con una nuova legge che prevede il passaggio al ministero per gli Affari delle donne della gestione dei rifugi per le vittime di abusi e violenze creati in questi anni dalle ong afgane e internazionali. A denunciarlo sono l’ong afgana Hawca (Humanitarian Assistence for Women and Children in Afghanistant) e l’italiana Cisda (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afgane), secondo cui queste strutture finirebbero cosi’ per essere affidate a personale estraneo, se non ostile, alla cultura dei diritti delle donne.
La legge in questione, per la cui modifica è già partita la mobilitazione delle ong internazionali, sarebbe un decreto del presidente Karzai ”che prevede – riferisce in una nota Selay Ghaffar, responsabile di Hawca – il passaggio al ministero di tutti i rifugi entro 45 giorni”. Inoltre, aggiunge, un precedente provvedimento della Corte suprema prevede che le donne che si rifugino nelle strutture delle ong senza che vi sia un loro parente commettano un reato: il che equivale, rileva, alla ”chiusura” dei rifugi.

 
Il problema è sorto, spiega ancora Selay Ghaffar, quando ”il presidente ha nominato due commissioni: una per monitorare i rifugi, composta tutta da persone non impegnate per i diritti delle donne”, l’altra per risolvere la questione dei rifugi sotto la guida della Corte suprema, anche in questo caso formata da persone convinte ”che una donna che lascia la casa non è una buona donna”.
Infine, segnala l’operatrice afgana, vi sono ”tentativi del governo e di alcune ambasciate di legalizzare la giustizia informale”, quella cioé delle Jirga, le assemblee tribali degli anziani, ”dove una donna diviene sempre vittima di sentenze come la lapidazione”.
I centri di sostegno per le donne afgane sono da settimane oggetto di una campagna denigratoria nel Paese dopo che un controverso conduttore di una tv privata li ha accusati di incoraggiare la prostituzione o altri comportamenti immorali.

 

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