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Dichiarazione del SAAJS nell’anniversario del terzo anno della sua fondazione

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Cari compatrioti,
il SAAJS (Social Association of Afghan Justice Seekers) tre anni fa ha iniziato la sua attività. La nostra organizzazione vuole che sia fatta giustizia e che vengano perseguiti tutti coloro che hanno violato i diritti umani e commesso crimini negli ultimi trent’anni.
Sono passati 9 anni da quando il governo Karzai e i suoi sotenitori stranieri si sono insediati nel paese (44 paesi con i loro 140.000 soldati), ma a causa della mafia e dei criminali presenti nel governo il tasso di insicurezza, povertà, disoccupazione, ingiustizia, corruzione, uccisione di civili, violazione dei diritti umani aumenta di giorno in giorno.
Il governo non fa altro che ratificare leggi crudeli e ingiuste. La legge sull’impunità, passata nel 2007 dal parlamento e misteriosamente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, è un invito aperto a continuare a perpetrare crimini mpunemente.
Guardando i nomi dei candidati delle cosiddette elezioni parlamentari, gestite da una mafia che in paese così povero sta spendendo somme gigantesche, risulta chiaro che questi criminali stanno facendo il possibile per aggiudicarsi tutti i seggi, senza eccezioni.

 

Le truppe straniere che hanno invaso il nostro paese in nome della “guerra al terrorismo” non sono minimamente riuscite a portare pace e stabilità, hanno solo portato più dolore a questa povera nazione, calpestando i più elementari diritti umani e uccidendo civili ogni giorno. Il governo, per dare respiro a sé stesso e ai suoi sostenitori stranieri, vuole aprire una trattativa con i talebani e Gulbuddin Hekhmatyar, i peggiori violatori dei diritti umani e dei diritti delle donne, per “portare la pace in Afghanistan” e far sì che condividano il potere con i criminali loro fratelli. Le recenti conferenze non porteranno pace, sicurezza, libertà, democrazia, giustizia e stabilità al nostro popolo e renderanno sempre più difficile il lavoro delle organizzazioni che vogliono vedere i criminali in tribunale.
Il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la comunità internazionale devono sapere che le vittime di guerra non vogliono che i criminali vengano rimossi dalla lista nera, e anzi, vorrebbero che venissero inclusi anche i nomi di coloro che oggi occupano i posti di governo, nel parlamento e negli alti ranghi della giustizia. Questo mette in dubbio la legittimità delle Nazioni Unite.

Noi chiediamo:

  • che i criminali del Khalk e Parcham (invasione sovietica), i fondamentalisti responsabili della guerra civile (1992-1996), i talebani e gli attuali governanti che hanno commesso crimini vengano subito rimossi dai posti di potere
  • un tribunale nazionale e internazionale imparziali per tutti i responsabili di crimini di  guerra di tutti i periodi
  • che vengano fatte inchieste sulle fosse comuni e trovati i responsabili dei massacri
  • che si faccia luce su tutte le fosse comuni di tutti i periodi che ancora sono nascoste
  • che si smetta di dedicare palazzi e strade ai criminali: questo è un insulto alla  memoria dei martiri innocenti
  • che venga dedicato un monumento alla memoria degli scomparsi e che coloro che  giacciono nelle fosse comuni abbiano una sepoltura degna

Uniamoci per far sentire le nostre voci!

Social Association of Afghan Justice Seekers

5 agosto 2010 www.saajs.org

 

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