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CSTO. Il Tajikistan è contro il fondamentalismo islamico

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AGC News, 8 giugno 2024, di Anna Lotti  AGC 8 giugno 24

Le scuole religiose in Afghanistan stanno “addestrando combattenti suicidi” che rappresentano una minaccia per i membri dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) guidata dalla Russia, ha avvertito il figlio maggiore e probabile successore del presidente del Tagikistan.

Rustam Emomali, figlio del presidente Emomali Rahmon, presidente del parlamento del Tagikistan e sindaco di Dushanbe, ha valutato la diffusione dell’estremismo religioso dall’Afghanistan in un discorso a una riunione dei capi dei parlamenti della CSTO, che raggruppa Russia, Bielorussia e Kazakistan, Kirghizistan, Armenia e Tagikistan, tenutisi ad Almaty, in Kazakistan, il 3 giugno, stando alla TASS e a BneIntelliNews.

Il Tagikistan è sotto pressione a causa di un numero crescente di cittadini tagiki radicalizzati che avrebbero commesso una serie di attacchi terroristici in vari paesi per conto di gruppi jihadisti che trovano rifugio in Afghanistan. L’ultimo in ordine di tempo quello alla sala concerti Crocus City Hall, fuori Mosca, a marzo scorso in cui sono morte almeno 145 persone.

Emomali avrebbe sottolineato che più di 1.000 madrasse, “sono state istituite in Afghanistan, la maggior parte delle quali nelle province di confine dell’Afghanistan”.

Il rischio che l’estremismo si infiltri dall’Afghanistan nei paesi CSTO è aumentato più che mai, ha aggiunto, affermando che permettere che l’attuale situazione in Afghanistan continui avrebbe conseguenze molto devastanti per i paesi dell’Asia centrale nel lungo periodo. “La situazione in Afghanistan resta complicata e non vi sono reali progressi (…) L’Afghanistan è tornato ad essere un centro del terrorismo. Decine di gruppi estremisti e terroristici hanno rafforzato le loro posizioni sul suolo afghano. La coltivazione e la produzione di narcotici in Afghanistan è in aumento”, ha aggiunto Emomali.

Secondo Emomali è importante approvare un piano della CSTO per rafforzare il confine tra Tagikistan e Afghanistan, anche se al momento il piano è solo in fase di firma.

Zabihullah Mujahid, portavoce dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, ha dichiarato in un’intervista a Radio Television Afghanistan il 4 giugno che i talebani hanno ripetutamente assicurato ai paesi, in particolare al vicino Tagikistan, che nessuno potrà attaccarli dal suolo afghano.

Mujahid ha affermato che con il controllo dei talebani sull’Afghanistan, la sicurezza è stata garantita.

Per i talebani è importante proiettare un’immagine di controllo sull’Afghanistan, soprattutto perché paesi come Russia e Kazakistan sembrano muoversi nella direzione di riconoscerli come legittimi governanti del paese. Una delegazione del governo talebano partecipa al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, lo Spief, mentre il leader russo Vladimir Putin ha dichiarato il 5 giugno alle agenzie di stampa internazionali che è necessario costruire relazioni con la leadership afghana talebana.

Dopo il massacro del Crocus, in Tagikistan si è verificata una notevole intensificazione degli sforzi per contenere le tradizioni islamiche apertamente espresse nella società.

Ad esempio, Dushanbe sembra intenzionata a mettere al bando l’uso dell’hijab; il Tagikistan ha da tempo vietato ufficialmente le barbe folte, per gli uomini. L’estremismo islamico è di fatto di casa nel paese. Nel 2015 il colonnello Gulmurod Khalimov apparve in un video dello Stato Islamico, avendo defezionato per entrare in Daesh con tutti i suoi uomini. Khalimov era il capo dell’Unità speciale di polizia del Tagikistan (OMON), nonché un elemento centrale dell’apparato di sicurezza del presidente Emomali Rahmon.

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