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Vertice Russia-Talebani: a Kazan si discute di terrorismo e droga

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euronews.com  Cristiano Tassinari 29 settembre 2023

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Al “Moskow Format” parteciperanno anche Cina, Iran, Pakistan e Uzbekistan. Per la Russia sarà presente il ministro degli Esteri Lavrov. Ma tra i Talebani non ci sarà Hibatullah Akhundzada, emiro e leader supremo dell’Afghanistan

Venerdì 29 settembre la Russia ospiterà colloqui con i Talebani per discutere di questioni relative al narcotraffico e alla lotta al terrorismo.

Cina, Pakistan, Uzbekistan e Iran sono tra le potenze regionali presenti all’incontro in programma a Kazan, nel sud-ovest della Russia.

Si tratta della quinta edizione di questi incontri, il “Moskow Format Consultations on Afghanistan“, che si sono svolti per la prima volta nel 2017.
Questa volta la lotta al terrorismo è in cima all’agenda.

Per la Russia parteciperà l’inviato speciale russo per l’Afghanistan, Zamir Kabulov, e dovrebbe essere presente anche il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov

A guidare la delegazione dei Talebani sarà Amir Khan Muttaqi, il ministro degli Esteri ad interim.

Hassan Kazemi Qomi, l’inviato speciale del presidente iraniano per l’Afghanistan, che è anche l’Ambasciatore iraniano a Kabul, rappresenta l’Iran all’incontro di Kazan.

Spiega il politologo David Loyn, ricercatore del King’s College di Londra:
“La principale sfida di politica estera nella regione è fermare il terrorismo transfrontaliero. E tutte le indicazioni sono che i Talebani non hanno assolutamente fermato i gruppi ribelli, che potrebbero voler attraversare il fiume ed entrare in Asia centrale”.

Lotta alla droga, senza successo

Da quando sono tornati al potere nell’agosto del 2021, dopo la “fuga” degli americani, i Talebani hanno cercato di reprimere il crescente traffico di droga in Afghanistan, ma con scarso successo. 
La Russia rimane una delle principali destinazioni degli stupefacenti afghani, soprattutto l’eroina.

Spiega l’analista Anatol Lieven, Direttore del Quincy Institute per l’Eurasia: 
“Penso che la Russia vorrebbe semplicemente chiedere ai Talebani di sopprimere il traffico di eroina e, in cambio, aiutarli a reprimere la ribellione dell’Isis in Afghanistan. Ma, ovviamente, oggi la Russia non è finanziariamente nella posizione di farlo”.

Nuova sfera d’influenza russa?

“Penso che quello che i russi stanno cercando di fare con i Talebani, in questo momento, abbia un senso geopolitico più ampio: voler cercare una nuova sfera d’influenza in luoghi in cui l’America è vista come molto debole”, aggiunge David Loyn. 
“Il ritiro dell’amministrazione-Biden ha rappresentato davvero una battuta d’arresto significativa per la politica americana nella regione e il tentativo della Russia di colmare il vuoto è ragionevole da un punto di vista geopolitico”.

“Ma non c’è il leader spirituale Hibatullah Akhundzada”

Tuttavia, c’è ancora scetticismo sulla possibilità che si possano creare legami forti tra Mosca e i Talebani.

David Loyn esprime dubbi sull’utilità dei colloqui di venerdì a Kazan. 
“Il vero pensiero dei Talebani si esterna a Kandahar, nel sud, sotto la guida dell’alto Hibatullah Akhundzada, il leader supremo dei Talebani. Il quale non è coinvolto in questi colloqui e neppure i suoi consiglieri ideologici: sono quelli che insistono affinché le scuole femminili rimangano chiuse e che quasi tutte le opportunità di lavoro siano interdette alle donne”.

 

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