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I talebani giocano con il “fact-checking” per censurare i media

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Come i Talebani agiscono per impedire la diffusione di notizie e affermazioni critiche nei confronti del loro regime

Archit, Zan Times, 8 agosto 2023 

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Dopo aver preso il controllo dell’Afghanistan nel 2021, uno dei primi compiti dei Talebani è stata la ricerca porta a porta di individui con legami con la Repubblica, giornalisti e “forze occidentali”. Nel settembre 2022 i Talebani hanno ordinato alle conduttrici televisive e agli ospiti di coprirsi il volto; il mese successivo hanno rimosso le donne dalla Commissione per le violazioni dei media.

Da allora, centinaia di media hanno chiuso i battenti,  tuttavia i Talebani sono determinati a soffocarli ulteriormente. I leader talebani promuovono un account Twitter anonimo, Newsf2197Fake, che sostiene di essere “L’istituzione per [sfatare] le notizie false”. Il portavoce dei Talebani Zabihullah Mujahid, che ha quasi un milione di follower su Twitter, ha amplificato i tweet dell’account. (Sebbene Twitter sia stato ufficialmente ribattezzato X, in questa storia continueremo a usare la vecchia terminologia e il vecchio nome). 

Il 10 luglio Anas Haqqani, un alto leader talebano e rampollo della temuta rete Haqqani, ha appoggiato Twitter in un tweet poco dopo il lancio di Threads, un’alternativa a Twitter di Meta. In questo servizio, Zan Times dimostrerà perché questa approvazione non è una sorpresa per chi segue da vicino la politica in Afghanistan. 

Il punto di forza di Newsf2197Fake è che aggiunge una croce rossa alle schermate di notizie dei media che mettono in cattiva luce il governo dei talebani e, senza spiegazioni, le etichetta come false. Lo screenshot qui sotto mostra Hedayatullah, il vice direttore generale di RTA, che amplifica un tweet dell’account il 30 marzo.

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Un’analisi dell’account Newsf2197Fake mostra che prende di mira i media afghani in esilio critici nei confronti dei Talebani. Abbiamo notato che ha preso di mira due importanti fonti mediatiche afghane: Hasht-e-Subh e Etilaatroz. Zan Times ha scoperto che 20 rapporti di Hasht-e Subh sono stati contrassegnati come falsi da Newsf2197Fake, mentre per Etilaatroz sono stati nove.

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Zan Times ha parlato con Sanjar Sohail, fondatore ed editore di Hasht-e Subh, residente in Canada, riguardo all’uso dell’etichetta “fake news” da parte di Newsf2197Fake. “Il fatto che i Talebani stiano reagendo ai nostri servizi sta a indicare che ritengono che i nostri reportage possano avere un impatto negativo sulla loro immagine”, afferma Sohail. “Tuttavia, questo significa anche che c’è un rischio maggiore per i nostri giornalisti che rimangono sul campo in Afghanistan”.  

Nel settembre 2021 il Ministero dell’Informazione e della Cultura talebano ha introdotto le “11 regole del giornalismo”. Sebbene queste fossero vagamente basate sulle leggi del precedente governo, la loro attuazione da parte dei Talebani è stata accreditata per aver creato un ambiente di repressione, censura e paura per i media e i giornalisti afghani. 

Le prime tre regole stabiliscono che ai giornalisti è vietato trasmettere o pubblicare storie “contrarie all’Islam” e a tutto ciò che i Talebani considerano un “insulto” a “personaggi nazionali”. Tuttavia, le regole non definiscono ciò che si costituisce “contrario all’Islam” o le caratteristiche nell’essere irrispettosi nei confronti delle figure nazionali. Queste due regole danno di fatto al Centro governativo per i media e l’informazione dei Talebani il controllo completo su ciò che viene riportato dai media. Inoltre, i media devono “preparare rapporti dettagliati in coordinamento con il GMIC”. La natura di questi “rapporti dettagliati” non è stata rivelata. 

Nell’autunno del 2021, un mese dopo l’approvazione delle norme, l’ONG statunitense Human Rights Watch ha riferito che le norme sui media dei Talebani “sono così ampie e vaghe da proibire qualsiasi rapporto critico sui Talebani”.  

Nel settembre 2022, il segretario generale di Reporter senza frontiere, Christophe Deloire, ha dichiarato: “Queste nuove regole sono agghiaccianti per l’uso coercitivo che se ne può fare e non lasciano presagire nulla di buono per il futuro dell’indipendenza giornalistica e del pluralismo in Afghanistan”.  

In questo contesto, preoccupa l’amplificazione dei tweet di Newsf2197Fake da parte dei talebani. Alla fine di luglio ha pubblicato meno di 75 tweet, eppure ha più di 7.000 follower, grazie all’impegno online dei funzionari talebani. Il grafico seguente elenca i principali funzionari talebani che seguono Newsf2197Fake.

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“È chiaro che l’obiettivo di @Newsf2197Fake è quello minare i giornalisti, gli outlet o le storie scomode per i talebani”, spiega a Zan Times Anouk Theunissen, ricercatrice di Afghan Witness, un progetto del Centre for Information Resilience, che utilizza indagini sulle fonti  per denunciare le violazioni dei diritti umani in Afghanistan.   

Istituzione per sfatare le fake news o per promuoverle ?   

Zan Times ha verificato una delle storie contrassegnate come “fake news” da Newsf2197Fake. Si tratta di un rapporto pubblicato da Hasht-e-Subh il 3 febbraio 2023 in cui si afferma che i Talebani hanno vietato il matrimonio interreligioso tra le comunità sciite e sunnite nel distretto di Nusay, nel Badakhshan. Il rapporto Hasht-e-Subh non menziona la data dell’annuncio dei Talebani. 

Per verificare le informazioni contenute nel rapporto Hasht-e-Subh, Zan Times ha parlato con diverse fonti a Nusay che hanno confermato che tale divieto era stato emesso dai funzionari locali dei Talebani nel distretto. “Una fatwa è stata affissa sulla moschea di Nusay Jame e il capo religioso della moschea, Maulvi Sharif, ha anche comunicato che questo decreto è stato emanato durante le preghiere”, dice a Zan Times un residente del distretto di Nusay che ha chiesto di non essere identificato.  

“La dichiarazione relativa al divieto di matrimonio interreligioso a Nusay è stata comunicata dal governatore del distretto, Juma Khan Fateh”, conferma un funzionario talebano locale del distretto, che ha chiesto di non essere nominato. “Ma l’ordine è stato ritirato dopo che i media hanno riportato l’annuncio nella prima settimana di febbraio”. 

Una delle nostre fonti ha anche condiviso con Zan Times un’immagine della fatwa. La data del documento è nel calendario Hijri e risale al gennaio 2023. Il documento dice: “Tutti i gruppi etnici sotto il territorio di questo distretto sono guidati dal fatto che nessuno della comunità sunnita Jamaat ha il diritto di dare una figlia a una famiglia appartenente alla comunità sciita e viceversa”.   

Nelle ultime due frasi del documento si legge: “E se c’è qualche aspetto o condizione nell’accettare l’opinione della parte opposta tra il pretendente e il desiderato, cioè il ragazzo che prende moglie e la ragazza che si sposa, la questione deve essere discussa con l’amministrazione distrettuale e il tribunale”. Questo dettaglio è stato citato anche nel rapporto di Hasht-e-Subh, che Newsf2197Fake ha erroneamente bollato come “fake news”.

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