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Campagna internazionale: Jinha è la nostra voce e non può essere messa a tacere.

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UIKI onlus – 17 novembre 2016.

CpADlstVYAADahIDopo la dichiarazione dello stato di emergenza il 20 luglio 2016 in Turchia 146 organi di stampa e media sono stati chiusi. Il governo turco sta conducendo questi attacchi ai mezzi d’ informazione con un decreto legge. Negli ultimi 4 mesi il governo ha emanato 10 decreti legge, dei quali 2 per la chiusura dei mezzi di comunicazione. Il secondo è stato varato il 29 ottobre 2016, quando – ad oggi – sono state chiuse 15 agenzie stampa , giornali e riviste soprattutto curde . Una di queste ad essere chiusa dal decretoto è l’ agenzia Jinha, la prima agenzia stampa di donne in Medio Oriente.

Chi è Jinha?
Jin (curdo: Donna) agenzia stampa – Jinha ha iniziato i lavori l’8 marzo 2012, Giornata Mondiale delle Donne. Jinha è unico in quanto è un organismo di sole donne che ci lavorano. Dalla giornalista di strada all’editor della scrivania, tutto il personale è formato da donne. L’obiettivo principale di Jinha è quello di superare il sessismo nei media, la vita e la prospettiva di visibilità delle donne e dare voce a tutte le donne. Jinha è stata fondata a Diyarbakir, la più grande città curda in Turchia, ed è formata da una rete di giornaliste e volontarie in Turchia, Rojava e Kurdistan iracheno, così come al di fuori del Kurdistan. Pubblica notizie, con foto e video, in lingua curda, turca e inglese.

Jinha è la voce di tutte noi
Jinha non solo copre notizie sulla situazione delle donne in Kurdistan, ma è la voce di tutte le donne in tutto il mondo. Jinha sta pubblicando notizie che riflettono la vita, le condizioni, le finalità, gli obiettivi, le lotte, le resistenze, il lavoro e le organizzazioni di donne di tutto il mondo con una prospettiva anti-patriarcale, anti-sessista, e anti-misogina. Jinha difende valori come la democrazia, la liberazione di genere, l’ecologia, l’uguaglianza e la pluralità e cerca di contribuire ad un cambiamento sociale verso una nuova ed alternativa forma di giornalismo, che mira a creare una nuova lingua nella copertura dei media. In questo senso, anche se Jinha è stata fondata da donne curde, questa agenzia di stampa tutta al femminile dovrebbe essere vista come un raggiungimento a livello mondiale della lotta delle donne contro ogni forma di patriarcato, sessismo e misoginia.

Il patriarcato cerca di metterci a tacere
Prima della chiusura di Jinha, il personale è stato più volte preso di mira dalle forze di sicurezza turche. Ci sono decine di casi di giornaliste di Jinha, attaccate fisicamente dai poliziotti turchi e dai soldati mentre facevano il loro lavoro. Mentre diverse giornaliste e redattrici di Jinha sono state prese ed arrestate per il loro lavoro giornalistico, Zehra Dogan è ancora in prigione. Dogan è stata arrestata il 22 Luglio 2016 per aver dato notizie riguardo al coprifuoco nelle città curde e gli attacchi dei militari turchi contro i civili. E ‘ovvio che Jinha è stata colpita non solo per la copetura sulla guerra dello Stato turco contro i curdi, ma anche a causa della sua identità di agenzia stampa di sole donne. Il governo dell’AKP, che rappresenta la simbiosi tra fascismo e patriarcato, cerca di mettere a tacere la voce delle donne che resistono.

 

Uniamoci nella solidarietà con Jinha
Jinha non accetta la decisione antidemocratica di essere messa a tacere e continua ad essere la voce delle donne in Kurdistan e in tutto il mondo. Chiamiamo le donne del mondo a sostenere la solidarietà con Jinha . Non possiamo permettere che il fascismo del regime turco sotto la guida del partito di governo misogino AKP e il presidente Erdogan, di mettere a tacere la voce libera delle donne. Il lavoro di Jinha è unico per forma e contenuto e ha bisogno del sostegno di tutte. Diamo prova di solidarietà e aggiungiamo la nostra voce alla voce di Jinha.

• Diventa giornalista volontaria di Jinha
• Invia notizie, articoli, informazioni, dichiarazioni ecc dal vostro paese a Jinha
• Partecipa alla nostra campagna sui social media. Scrivi “Jinha non può essere messa a tacere! Sono anche io una giornalista volontaria ” su un documento, scattae una foto e condividila con l’hashtag #JINHAcannotbesilenced

Per ulteriori informazioni: http://www.jinha.com.tr/en/
jinhaber@gmail.com
@JinhaWomensNews

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