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Afghanistan, le donne fanno rete per l’accoglienza e per la tutela dei diritti di chi resta

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Ilmanifesto.it – 19 agosto 2021

10est1f01 afghanistan kabul ap copyL’appello e il report. Contro la guerra e contro ogni forma di violenza. Tantissime le adesioni di donne, associazioni, collettivi. L’aggiornamento con il report dell’incontro delle associazioni alla Farnesina

L’articolo è stato aggiornato in data 19 agosto ore 20.00 con il report dell’incontro tra le associazioni firmatarie dell’appello e il Sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova. Qui di seguito il testo del resoconto, in calce l’appello, le prime adesioni e le indicazioni per sottoscrivere. 

Il report

Una delegazione di rappresentanti delle oltre 80 associazioni di donne e terzo settore, tra cui reti come Donne per la salvezza, Le Contemporanee, Asvis, Fuori Quota, Soroptimist International Italia, Rete per la parità, Casa Internazionale delle Donne Roma, Associazione Orlando Bologna, Differenza Donna, Pangea, Be Free e molte altre, è stata ricevuta nelle scorse ore in Farnesina da alcuni funzionari del ministero degli esteri e dal Sottosegretario Benedetto Della Vedova, a seguito della lettera aperta per l’apertura di corridoi umanitari per accogliere rifugiati afghani in Italia. 

Durante l’ incontro sono state riportate testimonianze dirette e drammatiche della situazione sul campo.

Liste per evacuazione incomplete di persone afghane che hanno collaborato con le forze occidentali, donne e bambini che non riescono a raggiungere l’aeroporto di Kabul unico punto di partenza dell’intero Paese, ormai controllato dai talebani, la razzia di bambine nelle case come bottino di guerra per le milizie talebane come da ultima agghiaccianti notizie, posti di blocco ormai ovunque in cui si rischia la vita, comunità LGBTQ presente nel paese ormai terrorizzata, spesso nascosta nelle fogne di Kabul.

Il quadro è terribile e anche per questo le tante associazioni di attiviste, femministe, di donne che hanno deciso di mobilitarsi concretamente per incoraggiare le istituzioni italiane ad aprire corridoi umanitari il prima possibile compatibilmente con la complessa situazione sul campo, ben riportata nel dettaglio dal Sottosegretario Della Vedova e dalle testimonianze dirette delle associazioni cooperanti presenti in Afghanistan. 

Nell’ analisi offerta dalle associazioni è emersa la necessità di dettagliare precisamente il numero di persone migranti che il nostro paese ritiene di poter accogliere, come già fatto da Gran Bretagna e Canada, nonché le modalità di accoglienza e nel contempo di bloccare i rimpatri o le ricollocazioni delle persone afghane già nel nostro Paese; di attivare un dialogo con gli enti locali partendo dal coinvolgimento di ANCI in una prospettiva di collaborazione tra terzo settore ed enti locali; la necessità di una risposta pronta europea di cui l’Italia si faccia apripista, andando oltre le diatribe politiche che caratterizzano il tema migrazioni da sempre; la contrarietà a un’unica azione di sostegno ai paesi di prima accoglienza dei rifugiati afghani, tutti paesi con una scarsa tutela dei diritti fondamentali 

Gli interventi delle rappresentanti associative si sono concentrate sulla necessità di arrivare rapidamente a soluzioni concrete, sull’ opportunità o meno di creare un fondo ad hoc su cui dirottare eventuali raccolte di denaro da destinare a progetti di cooperazione, sviluppo, formazione e accoglienza nel nostro Paese e in Afghanistan, di cui le istituzioni, insieme alle organizzazioni più attive, si facciano garanti e parte attiva.

Tra le richieste delle associazioni anche un’attenzione particolare al mondo dell’ istruzione e della formazione per rifugiate e rifugiati con una particolare attenzione a bambine e donne e per chi rimane a operare sul campo in Afghanistan, il coinvolgimento del mondo universitario italiano, la protezione e la messa in salvo delle attiviste, delle femministe e che si sono spese in questi anni a Kabul e in altri territori del paese mediorientale, come azione di tutela delle esperienze virtuose per la crescita, la cooperazione e lo sviluppo della popolazione e del paese. 

Infine, in attesa del G20 sulla questione femminile previsto per il 26 agosto presieduto da Elena Bonetti dove si ipotizza sarà messo all’ordine del giorno un focus specifico sulla situazione in Afghanistan, le associazioni hanno chiesto di organizzare un follow up più esteso nel mese di settembre in Farnesina, al fine di elaborare una strategia comune e concreta, anche alla luce dei prossimi fatti e delle decisioni dei singoli paesi europei, in una situazione in costante divenire.

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Il testo dell’appello

Al presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana Mario Draghi

al Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana Luigi Di Maio

alla Ministra dell’Interno della Repubblica Italiana Luciana Lamorgese

e pc alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen

e pc al Presidente del Parlamento Europeo David Maria Sassoli

17 agosto 2021

La fuga occidentale da Kabul e l’avvento dei talebani, nuovamente forza al comando in Afghanistan, sono la dimostrazione di un fallimento per il quale occorrerebbe aprire una seria autocritica anche in Italia, fra tante forze politiche che hanno sostenuto la guerra come strumento per esportare la democrazia.

Oggi la preoccupazione di chi ha a cuore i diritti umani e la salvaguardia della vita di tutti i civili, specie di quelli più a rischio, come donne e bambini, sta raggiungendo il suo culmine.

*Noi donne e cittadine dobbiamo fare rete contro ogni violenza e ogni guerra*

Sono nostre sorelle il cui destino è di nuovo consegnato a un indicibile orrore. Non lo possiamo e non lo vogliamo più accettare. L’Europa deve reagire, l’Italia deve agire. Quello che urge adesso è consentire a più donne, ragazze e bambine/i possibile di mettersi in salvo in queste ore in cui le maglie del controllo talebano sono ancora slabbrate. E sostenere chi decide di rimanere a lottare nel proprio paese, garantendo il monitoraggio internazionale sui diritti umani e delle donne in particolare.

*Canali legali e sicuri di accesso*

Tutte le firmatarie, organizzazioni e libere cittadine insieme, chiedono che vengano immediatamente attivati dal nostro Paese e dall’Unione europea corridoi umanitari celeri ed efficaci per portare in salvo le molte persone che in queste ore si accalcano, anche perdendo la vita, lungo strade e aeroporti, per tentare di sfuggire alle milizie talebane.

*Devono essere messi a disposizione tutti i posti e le competenze necessarie*

Le organizzazioni firmatarie, e le/i singoli che possono farlo, si mettono a disposizione dello Stato e dell’Unione europea per contribuire ad ospitare chi è costretto a fuggire trovando per esse/i alloggi e ristori integrativi rispetto a quelli già inseriti nel sistema di accoglienza, nonché percorsi formativi e lavorativi che consentano loro una libertà e una sicurezza di lunga durata; e per contribuire a creare le condizioni per aiutare e salvare le donne in Afghanistan. Ogni vita salvata dalla violenza è una vittoria per qualsiasi democrazia degna di questo nome.

Bisogna fare tutto e occorre farlo adesso.

*Una rappresentanza delle firmatarie composta da Valeria Manieri-  donne per la salvezza; Sarah De Pietro – le contemporanee ; Arianna Vignetti- Road to 50%; Simona Mulè – Ucid ; Laura Cavatorta – Fuori Quota ; Samanta Picciaiola – Associazione Orlando ; Maria Luisa Celani – Casa internazionale delle donne ; Oriana Gargano – Be Free; Ersilia Ercoli – Differenza donna ; Gabriella Anselmi – Rete per la parità ; Mila Spicola – Siciliane ; Barbara Martini – inclusione donna in presenza; Maurizia Iachino – Fuori Quota; Mariolina Coppola – Soroptomist international Italia ; Chiara Segrado – AMINa; Simona Lanzoni – Pangea Onlus ; Giulia Ligresti – imprenditrice In collegamento link Webex parteciperà domani, giovedì 19/8/2021, a un primo incontro consultivo alla Farnesina con il sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto della Vedova per chiedere un piano rapido ed efficace per garantire i diritti umani; per migliorare e potenziare le attuali modalità di accoglienza; per avviare programmi in Afghanistan che tutelino i diritti fondamentali della persona, delle attiviste/i, di tutte le donne in generale.

Prime associazioni aderenti

Le Contemporanee;
Donne per la salvezza;
Associazione POP;
Befree cooperativa sociale contro tratta violenze e discriminazioni;
Lottodognimese Padova;
Associazione Il femminile è politico;
Recosol;
Pensare migrante;
Giraffa onlus;
Manifestolibri;
Casa Internazionale delle Donne di Roma;
Casa Internazionale delle donne di Milano;
Festival delle donne e dei saperi di genere;
Leggendaria;
Un Ponte per;
Osservatorio Interreligioso sulle violenze contro le donne;
Palmina Iusco Presidente ANSI (Associazione nazionale Scuola Italiana) Comitato di Bari;
Soroptomist International Italia;
Fuori quota;
Rete per la parità;
Presidenza Asvis – alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile ;
Human Foundation;
CNDI;
GammaDonna;
Donne 4.0;
Progetto Donne e Futuro;
ABF Fondazione Andrea Bocelli ;
ACF Azione contro la Fame Italia ;
AMINa;
Siciliane;
Senonoraquando Libere;
UCID Donne Nazionale;
Donne leader in Sanità;
SconfiniAmo;
Roadto50%;
Coordinamento Pari Opportunità UIL nazionale;
Associazione Blu Bramante;
Differenza Donna Ong;
TelefonoRosa Piemonte;
EquALL;
European Women For Human Rights;
Family Smile;
OBR Italia;
Rebel Network;
Assist Ass. Naz. Atlete;
Associazione Coordinamento3 – Donne di Sardegna;
Global Thinking Foundation;
Verona Professional Women Networking;
Fondazione Donna a Milano Onlus;
Women In International Security (WIIS) Italy;
Codice Donna;
Féminin Pluriel;
associazione Professione in Famiglia;
Associazione Piano C;
Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile di Torino;
Movimenta;
Led libertà e diritti;
BASE Italia;
WIFTMI;
Green Italia;
femm/società della cura;
Associazione nazionale CONFAPID;
Angels4women;
Associazione Orlando;
Associazione Women-Women of mediterranean Est and South European Network.

Prime firmatarie

Francesca R. Recchia Luciani filisofa, docente UniBA;
Lea Melandri scrittrice femminista;
Donatella Di Cesare, filosofa docente Università Sapienza;
Alidad Shiri rifugiato afgano, giornalista;
Alisa del Re docente;
Ilaria Cangialosi attrice e regista;
Lea Durante UniBA;
Monica Lanfranco;
Annamaria Crispino direttora di Leggendaria;
Sabrina Alfonsi presidente Municipio I Comune di Roma;
Titti de Simone consigliera presidenza Puglia;
Marta Bonafoni consigliera Regione Lazio;
Angela Azzaro vicedirettora Riformista;
Alice Brignone Segretaria di Possibile;
Samanta Picciaiola, Presidente Associazione Orlando;
Marta Verginella storica Università di Lubjana;
Enrica Rigo Clinica legale UniRoma3;
Adriana Nannicini psicologa e scrittrice;
Rosa d’Alessandro;
Alessandra Mecozzi;
Angelica Romano Presidente Un Ponte Per;
Maria Cristina Angiuli architetta consigliera delegata pari opportunità OAPPC Bari;
Tiziana Villani docente e editora;
Azzurra Acciani architetta Assessore comunale Comune di Casamassima;
Maria Pia Vigilante avvocata e presidente CAV;
Anna Larato giornalista Presidente Associazione AIDE Puglia;
Lorena Saracino Presidente CORECOM Puglia;
Marta Leonori Capogruppo PD Regione Lazio;
Francesca Morpurgo;
Valeria Manieri;
Simona Bonsignori giornalista e editora;
Rosa Claudia Altieri studentessa;
Angela Calia performer;
Paola Pesce ortottista;
Francesco Martone attivista;
Cristina Morini giornalista, scrittrice, ricercatrice indipendente;
Nadia Tarantini giornalista e scrittrice;
Teresa Bertilotti storica e docente;
Oria Gargano Presidente Befree;
Sara Gandini epidemiologa;
Ilaria Pagliarulo insegnante;
Stefania Pagliarulo casalinga;
Federica Carelli insegnante;
Rosaria De Bartolo docente;
Julia Ponzio UniBA;
Valeria Stabile dottoranda;
Ida Porfido UniBA;
Roberta Corbo docente universitario;
Alessandra Lisi UniBA;
Aurora Vimercati Presidente CUG UniBA;
Letizia Carrera UniBA;
Maria Laura Corrente UniBA;
Stefania Santelia UniBA;
Beatrice Ligorio UniBA;
Liliana Moro insegnante;
Anna Vitale docente universitaria in pensione;
Silvia Badaloni docente universitaria in pensione;
Anna Albergo docente universitaria;
Nunzia Scano operatrice sanitaria;
Rosanna Nicastri architetta;
Anna Losurdo avvocata;
Mariella Colonna giornalista;
Azzurra Acciani architetta Bidoba;
Marina Zonno architetta Bidoba;
Alessandra Cellamare architetta Bidoba;
Lorena Saracino;
Roberta De Siati avvocata;
Chicca Perchinunno UniBA;
Maria Decenvirale casalinga;
Viviana Mascardi docente;
Luisa Amenduni giornalista;
Cristina Ibba ingegnera docente universitaria;
Isabella Lisi architetto;
Francesca Palumbo docente e scrittrice;
Felicita Scardaccione giornalista e scrittrice di libri per l’infanzia;
Francesca Bottalico Assessora al Welfare di Bari;
Teresa Demauro architetto;
Angela Barbanente docente universitaria;
Anna Acquafredda architetta;
Marina Calamo Specchia docente universitaria;
Elvira Tarsitano biologa;
Simonetta Lorusso imprenditrice;
Laura Pavia architetta e docente;
Anna Petrungaro docente;
Francesco Paolo De Ceglia UniBA;
Maria Anna Di Gioia insegnante;
Antonella Ardito giornalista;
Enza Roberta Depalma psicologa;
Marcella Kapturkiewicz assistente sociale;
Eliana Rasera;
Laura Cima;
Nadia Boaretto;
Roberta Ravello;
Giovanna Martelli;
Franca Balsamo;
Giovanna Martelli;
Loredana Plotegher;
Anna Santoro;
Lucia Dell’Aia insegnante;
Maria Teresa Palmirotta ex impiegata;
Consiglia Altieri;
Elisa Forte giornalista;
Carla Tedesco docente universitaria;
Monica Magistro formatrice;
Marina Zonno architetta tecnologa CNR;
Fernanda Palmigiani insegnante;
Giuseppe De Sardi ricercatore UniBA;
Natalia Risola architetta;
Laura Marchetti docente universitaria;
Giorgio Borrelli UniBA;
Maddalena Ciliberti ingegnera;
Paola Cavallari;
Sandra Burchi sociologa, ricercatrice;
Teresa Bertilotti storica, docente;
Donatella Guerriero;
Maria Francesca Lucanto;
Roberta Ferruti;
Antonella Mari architetta;
Rosanna Nicastri architetta;
Anna Marziliano infermiera delegata nazionale PD;
Marzia Papagna Content designer e giornalista pubblicista;
Bice Perrini pittrice ideatrice di Coloribo;
Margherita Quinto architetta;
Antonella Nocca docente di psicologia;
Ana Estrela operatrice sociale;
Maristella Trombetta;
Clotilde Craca Uniba;
Stefania Antonacci dirigente Asl;
Caterina Lobaccaro medico psichiatra;
Sara Garbagnoli ricercatrice indipendente Parigi;
Giulia Civelli;
Daniela Cassini;
Franca Balsamo;
Lisa Corva;
Rosa D’Alessandro;
Ilaria Carla Marcario architetta;
Maria Terersa Santacroce docente e presidente
Società Italiana di Scienze umane e sociali APS;
Susanna Napolitano giornalista;
Jessica Jole Pavone architetta/funzionaria Comune di Bari;
Maria Giovanna Mancini UniBA;
Vittoria Bosnia UniBA;
Patrizia Sgambati giornalista;
Lidia Parma;
Paola Moggi;
Pina Mandolfo Palermo;
Paola Cavallari;
Miresi Fissore Torino;
Gisella Modica;
Giovanna Iacovone docente universitaria;
Sara Fanari Chef;
Emanuela falqui tecnologa comunicazione;
Sabrina Carta insegnante musicista;
Antonella Fimiani insegnate Salerno;
Silvia Borelli docente diritto del lavoro Ferrara

Le adesioni possono essere inviate a:
afghanistan@donneperlasalvezza.it
ass.orlando@women.it
redazione@manifestolibri.it

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