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Kongra Star in solidarietà con la resistenza delle donne in Afghanistan

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Kongra Star invia un messaggio di solidarietà dal Rojava alla resistenza delle donne in Afghanistan, citando Abdullah Öcalan: “L’autodifesa delle donne è una questione molto seria che non può essere lasciata alla mercé degli uomini”.

Kongra Star, ANF, 9 luglio 2021

Kongra

Noi, in qualità di membri del Kongra Star, mandiamo saluti rivoluzionari e la nostra solidarietà dal Rojava alle nostre sorelle in Afghanistan. Gli attuali sviluppi in Afghanistan riguardo l’accordo tra gli USA e i talebani sono motivo di preoccupazione, ma le immagini delle ultime settimane, che mostrano donne afghane decise a prendere in mano personalmente la propria difesa se necessario, trasmettono speranza e forza.

Con il cosiddetto accordo di pace tra i talebani e gli Stati Uniti, le opinioni misogine e islamiste dei talebani stanno ottenendo legittimazione dalla comunità internazionale. Questo accordo ha fatto sì che sempre più prigionieri talebani venissero liberati dalle carceri con un conseguente aumento della violenza nei confronti delle donne. In particolare, le vittime degli omicidi sono le donne che sono avanguardie, le attiviste e le giornaliste. Il rafforzamento del potere talebano in Afghanistan minaccia la libertà e la sopravvivenza in particolare delle donne, ma anche delle persone in generale. Di fronte a questi attacchi alla libertà e alla sicurezza, le donne devono organizzarsi dalla base e farsi carico della costruzione della pace e della propria difesa nel senso più ampio.

Per cambiare le cose non possiamo affidarci agli stessi stati e attori che hanno creato questa oppressione. Come ha detto Abdullah Ocalan, “la difesa personale delle donne è una questione serissima che non può essere lasciata alla mercé degli uomini”. Il fatto che i sistemi patriarcali si oppongano sempre alla libertà significa per noi che è necessario organizzarci per difenderci da loro. La resistenza vince quando c’è organizzazione, quando vengono costruite delle strutture di autodifesa concrete e sostenibili. È importante che le donne si organizzino autonomamente nell’autodifesa e nelle altre strutture.

Fin dall’inizio del patriarcato, la mentalità degli uomini ci ha voluto far credere che le donne non possano difendere se stesse. Ma il passato, così come il presente, offre molti esempi del contrario. Anche qui, in tutto il Kurdistan, le donne stanno reagendo all’oppressione e alle aggressioni patriarcali. Specialmente nel Rojava, quando l’ISIS attaccò Kobane nel 2014, le Unità di Protezione delle Donne (YPJ) sono state forze essenziali per l’inizio della fine dell’ISIS.

Per poterci difendere da ogni sorta di aggressione patriarcale o misogina dobbiamo organizzarci. Più ci organizziamo, più saremo in grado di difendere le nostre vite, le nostre idee, le nostre speranze e i nostri sogni contro la misoginia. Ci danno forza e speranza le immagini delle donne afghane che scendono in strada per dimostrare che possono e sono pronte a difendersi, dai talebani e da tutte le altre forze patriarcali. Un attacco a una donna, in Afghanistan o in qualsiasi altro luogo, è un attacco a tutte le donne, perciò la loro lotta è la nostra lotta. Siamo convinte che l’unione delle forze delle donne per la libertà, la loro resistenza e la loro organizzazione determineranno il carattere del Ventunesimo secolo e il corso della nostra storia.

Jin Jiyan Azadî (Donna, Vita, Libertà)

Kongra Star

(trad. di Deborah Massignani e Francesca Francis Santambrogio)

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