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Il Cisda partecipa a “The Last 20”

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Last20C’è una parte del mondo senza voce, soltanto perché in pochi raccolgono le loro parole. Certo, il silenzio serve a nascondere i disastri che una parte del mondo ha subito negli ultimi decenni.
Disastri infiniti in gran parte provocati dalle logiche geopolitiche dell’Occidente, cioè da quegli stessi paesi che partecipano al G20, che pretendono di reggere i destini del pianeta con i silenzi stampa sui fallimenti delle guerre, sulle guerre nascoste e senza legge, sui traffici di droga e di armi, sulla vita e le storie delle persone che scommettono ogni giorno per la loro sopravvivenza.
Non si tratta di sentirsi in colpa di fronte a azioni violente e cariche di conseguenze. No, quella che vogliamo proporre è una logica diversa.

Per il Comitato Italiano di Sostegno alle Donne Afghane, partecipare a The Last 20 significa aprire una porta sull’Afghanistan che non si arrende, uno degli ultimi paesi per condizioni di vita ma uno dei primi come terreno di caccia di potenti nazioni vicine e lontane. In questa parte del mondo, andando ad aprire la porta, ci sono grandi sorprese. Ci sono straordinarie esperienze di resistenza, ignorate, clandestine, perché portate avanti a rischio della vita. Esperienze che rispondono con intelligenza alla violenza. La resistenza delle donne afghane è un tesoro nascosto, la prova che al di là delle guerre, della miseria, del terrorismo, del narcotraffico, al di là di 40 anni di violenza, si possono tessere fila, costruire tessuti solidi e resistenti nel telaio della vita, per cambiare, trasformare, sperare. Per formare le giovani generazioni, per risanare le ferite, per combatterne le cause, per fornire strumenti di liberazione, per passare il testimone, guardando avanti. Piccoli miracoli di resistenza che si infilano nelle pieghe di una società devastata ma ancora capace  di agire, di immaginare un futuro.

Last 20 è un’iniziativa che affronta temi di estrema attualità come il cambiamento climatico, la salute, la fame e l’impoverimento, l’immigrazione e l’accoglienza, lo scambio tra culture diverse e il ruolo politico di questi paesi. La resistenza delle donne afghane tocca molti di questi ambiti, la povertà dovuta alla guerra, il mancato accesso all’educazione, alle strutture sanitarie, la desertificazione che avanza in Afghanistan hanno un impatto costante nel loro quotidiano. Sono donne che hanno saputo far fronte con successo a 40 anni di tragedie. Oggi, quando si chiede loro, che cosa ne sarà del loro paese e della loro guerra di donne, visto l’aumentare del potere talebano, il ritiro delle truppe Usa e Nato, rispondono: “Le forze laiche e pro-democrazia avranno una sola scelta: resistere a qualsiasi minaccia che impedisca loro di perseguire gli obiettivi per i quali combattono. Le forze progressiste, nel nostro paese, hanno una lunga storia di lotta contro i regimi dispotici, quindi sono completamente preparate per qualsiasi scenario che possa presentarsi. Nel peggiore dei casi, potrebbero entrare in clandestinità.”

In Afghanistan sono soprattutto le donne a soffrire, a essere annullate con ferocia, ma sono proprio le donne a opporsi, a inventare, a reagire, a costruire. A nascondere i libri sotto il burka, a portare avanti scuole clandestine per altre donne. Ascoltiamole. A Reggio Calabria, a Roma, a Milano, dove si terranno gli incontri principali di The Last 20, saranno presenti per raccontarvi la loro resistenza.

Per l’occasione, il Cisda ha fatto rete. Nuove collaborazioni sono nate dalla possibilità di portare diverse voci afgane e di operatrici che lavorano con la realtà afghana in Europa, all’evento. L’associazione Binario 15, l’associazione Unire, ciascuna porterà il suo contributo per rappresentare l’Afghanistan che non appare sui giornali, che vive, partecipa, ha voglia di impegnarsi e far sentire il proprio dissenso per i soprusi continuamente commessi su questo meraviglioso paese.

Il primo appuntamento sarà a Reggio Calabria dal 22 al 25 luglio nella location di Ecolandia.

Si proseguirà a Roma dal 9 all’11 settembre

Dal 17 al 20 settembre fra l’Aquila e Campobasso.

Ultima tappa dal 26 al 30 settembre Milano.

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