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Ancora contro la libertà delle donne

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Il governo afghano vuole vietare alle ragazze di cantare nelle cerimonie pubbliche. Un altro passo indietro a favore dei talebani

Malalai Joya, Facebook, 12 marzo 2021

Malalai

Il decreto del Ministero dell’Istruzione che vieta alle ragazze con più di 12 anni di cantare nelle cerimonie pubbliche ha visto fortunatamente proteste diffuse nel nostro popolo, che hanno costretto il ministero a fare marcia indietro e cercare di giustificare il decreto.

Se non siamo attenti e sensibili al nostro destino democratico e alle nostre libertà, ci riporteranno facilmente all’età della pietra.

La ministra dell’Educazione Rangineh Hamidi è la stessa che tempo fa aveva proposto il ridicolo e assurdo progetto che imponeva agli studenti dal primo al terzo grado di seguire le lezioni delle moschee!!

L’elezione di una donna dalla coscienza addormentata è un insulto a tutte le donne del paese e ci fa ricordare che la presenza di una donna in un’importante posizione di governo non giova minimamente alla libertà  di tutte se non opera con umanità e giustizia. Donne così sono nemiche delle donne e delle loro libertà e dovrebbero essere espulse dalle fila delle donne amanti della libertà e progressiste.

I governi fantoccio e mafiosi non sono diversi in sostanza da quelli dei talebani misogini e medievali, guidati tutti dagli stessi interessi personali  e dal desiderio di mantenere la loro posizione.

Sono convinta che se ci schieriamo uniti contro gli occupanti stranieri e i loro mercenari interni, indipendentemente dalle differenze etniche, regionali, religiose, linguistiche, di genere, ecc., possiamo costringere i traditori nazionali a ritirarsi e ad arrendersi.

Traduzione e adattamento redazionali

 

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