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Le rapine dei Talebani sulle autostrade

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Rawanews 23 ottobre 2020

(Interessante articolo sulle “tasse” estorte dai Talebani  (N.d.Ri)

afghanistan coal trader Taliban

KABUL – Ogni anno, quando l’inverno si avvicina sulle montagne dell’Afghanistan, Mohammad Bilal, un minatore delle miniere di carbone di 45 anni, si prepara a dei mesi molto impegnativi. Come scende la temperatura, la richiesta di carbone sale.

 

Quest’anno, Bilal, che ci ha chiesto di usare uno pseudonimo per la sua sicurezza, si aspetta che sarà un inverno duro per una ragione differente. Grazie all’aumento delle estorsioni, considerate “tasse”, da parte dei Talebani, si aspetta che il prezzo di questa merce invernale salirà in modo significativo, mettendo in difficoltà mercati e clienti che dipendono dal carbone per scaldarsi.

Secondo Mohammad Najeeb Azizi, un economista che lavorava col governo afghano, i Talebani stanno imponendo i loro pedaggi nel sud, sud-est e sud-ovest, anche nei punti di traffico cruciali sulle autostrade tra Herat e Kandahar, Kabul e Kandahar e perfino tra Kabul e Khost. “Infatti, non è solo il commercio di carbone che paga questa estorsione ai Talebani, ma ci sono notizie non confermate che perfino un’impresa statale come DABS, una compagnia elettrica, paga queste “tasse” in diversi distretti sotto il loro controllo”. E dice ancora:”I talebani hanno varie fonti d’entrate, principalmente da attività statali e non statali, nella regione e dall’estero. Comunque per le loro operazioni militari locali, fanno affidamento sui settori minerari e sul traffico di narcotici, così come dalla raccolta delle tasse islamiche “zakat e ushr e dagli agricoltori e uomini d’affari”. 

afghanistan coal trader

Le finanze talebane, sebbene opache, sono state oggetto di studi negli anni, Un recente resoconto di Radio Free Europe/Radio Liberty stimava che i Talebani hanno guadagnato nell’ultimo anno finanziario un totale di 1.6 miliardo di dollari, di cui $160 milioni venivano dall’estorsione. Questo è molto al di sopra di quanto raccolto negli anni precedenti, quando il totale era di circa $1 miliardo. Il report dice che l’aumento notevole del profitto viene dalle attività minerarie, che è cresciuto da $35 milioni nel 2016 a $464 milioni nel 2020.

Il problema è ben noto al governo afghano. “Non chiamiamole tasse. Le tasse si pagano solo al governo che dà servizi alla popolazione”, così ha detto Shamroz Khan Masjidi,  un portavoce del Ministero delle Finanze, in un’intervista la settimana scorsa a Kabul. Ha detto anche :“Quello che raccolgono i talebani sono estorsioni ed è contro la legge” ed ha ammesso che è  uno sfortunato onere extra per il settore privato. I servizi segreti afghani hanno tentato, con scarso successo, di proteggere distretti ed autostrade che i talebani controllano per la “riscossione delle tasse”. Comunque l’espandersi della guerra e  l’aumento delle aree controllate dai Talebani hanno reso più difficile impedire l’attività illegale di questi gruppi.

Gli economisti afghani sospettano che l’aumento delle estorsioni al servizio dei trasporti è destinato ai fondi per l’espansione dei Talebani. Secondo Azizi, le entrate sono usate particolarmente per finanziare le loro operazioni, per rafforzare la loro rete e per i nuovi reclutamenti. “Certamente da quando è stato firmato l’accordo tra gli Stati Uniti e i Talebani, abbiamo visto un incremento drammatico di operazioni militari dei Talebani nel paese, Così per me questa è la ragione per cui sono aumentate le tasse e la frequenza delle estorsioni”.

Nel frattempo le tasse talebane sono diventate parte del modo in cui si pongono come alternativa al governo. I talebani spendono una piccola parte del loro bilancio per i servizi pubblici. Per esempio, all’inizio della pandemia COVD19, hanno lanciato una campagna per rendere più consapevoli della malattia e incoraggiare la gente a prendere precauzioni. Comunque queste spese sono marginali.

Per quanto riguarda il prezzo del carbone, visto l’aumento del costo della manodopera, quest’anno salirà di sicuro. Bilal ha detto: “L’anno scorso  il prezzo era di circa 12,000 afghani ($156) a tonnellata, ma quest’anno è già sopra i 15.000 afghani ($195) per la stessa quantità e si teme possa aumentare ancora. Non so come la povera gente potrà permettersi il carbone, specialmente con l’arrivo dell’inverno”. Ed ha aggiunto, preoccupato per la sua situazione di autista di camion, che guadagna $130 al mese: “I ricchi sopravviveranno. Saranno i poveri afghani che soffriranno, ci guadagniamo da vivere, nonostante i rischi, per dar da mangiare alla nostra famiglia e ai bambini, ma loro usano i soldi che raccolgono da noi per nutrire i nostri bambini e le nostre famiglie con proiettili e razzi”.

(Traduzione a cura del CISDA)

 

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