Afghanistan, a Kabul fanno esplodere anche le biciclette mentre si parla di pace
La Repubblica – 28 febbraio 2020
La testimonianza di un cooperante medico di EMERGENCY. Dodici feriti solo ieri. Un via vai continuo nel presidio sanitario di Kabul, anche se gli attentati diminuiscono.
KABUL – Ieri, nel Centro chirurgico per vittime di guerra di EMERGENCY a Kabul, sono stati ricevuti dodici feriti. Verso le 19, ora locale, due biciclette-bomba sono esplose nel centro della città, colpendo decine di persone, tra cui alcuni giovani studenti di un istituto scolastico privato.
Tutto ciò, come al solito, durante i colloqui di pace. Un attacco che segue quello del giorno precedente, quando a causa dell’esplosione di una motocicletta nel pronto soccorso di EMERGENCY sono arrivati altri cinque feriti. Entrambi gli attacchi, non rivendicati, avvengono – come spesso avviene – durante la settimana di riduzione della violenza, annunciata dal governo di Kabul sabato scorso e frutto dei negoziati in corso tra Stati Uniti e talebani, che potrebbero portare all’avvio di veri e propri negoziati di pace.
“La violenza ti circonda, in Afghanistan. Questa è una realtà che non si può raccontare diversamente. Nel 2019 ci sono state 10.392 vittime civili. Si tratta del 5% in meno rispetto all’anno precedente e il più basso livello di vittime civili registrato da UNAMA, la missione delle Nazioni Unite in Afghanistan, dal 2013, “Ma ha significato comunque la morte di oltre 800 bambini – spiega Marco Puntin, dal Centro chirurgico di EMERGENCY – e il sesto anno di fila in cui il numero delle vittime civili (tra morti e feriti) supera le 10.000 persone. La cosa che dobbiamo sottolineare – aggiunge – è che in questa settimana si è effettivamente verificata una riduzione della violenza con una diminuzione degli attacchi di circa il 70%, rispetto alla media delle settimane precedenti. Nel nostro Centro chirurgico di Kabul, abbiamo registrato molto raramente un calo di attività come questo. Nel mese di febbraio abbiamo ammesso 133 pazienti, un numero limitato rispetto alla nostra media. Nello stesso mese del 2019 erano stati 215”.
La vera “partita” si giocherà tra governo afgano e talebani. Si tratta però di una tregua che non corrisponde a un vero e proprio “cessate il fuoco”. Proprio in questi giorni, rappresentanti del governo USA e talebani dovrebbero incontrarsi a Doha (nel Qatar) per firmare un accordo che avvierà il progressivo ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan. Nonostante il governo afgano non partecipi ai negoziati tra Stati Uniti e talebani, sarà parte fondamentale nella fase successiva: i negoziati intra-afghani, che dovranno affrontare la vera e propria soluzione del conflitto che dura da vent’anni.
Da 21 anni nella “trincea-Afghanistan”. L’Afghanistan è in guerra da così tanto tempo che tutta la popolazione civile è stata colpita in qualche modo: è quello che EMERGENCY vede e ha visto nei 21 anni in cui siamo stati presenti nel Paese. Questo momento potrebbe essere fondamentale per il Paese per intraprendere il processo di pace.
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