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La Turchia espelle centinaia di migranti afghani affluiti nel paese

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La Turchia, il cui Primo Ministro Binali Yildirim domenica ha incontrato a Kabul il capo dell’esecutivo del governo afghano Abdullah Abdullah, è un importante punto di snodo per i migranti afghani. Sarebbero circa 18.000 le persone entrate illegalmente nel paese negli ultimi tre mesi.

AFP, TEH NEWS, 9 aprile 2018

Traduzione di Cristina Cangemi, Giulia Giunta, Ester Peruzzi, Dalila Scaglione e Sara Somaini.

Domenica, nel corso di un’importante operazione, la Turchia ha rimpatriato con voli speciali centinaia di migranti afghani dopo che nelle ultime settimane migliaia di persone sono entrate illegalmente nel paese.
La Doğan News Agency riporta che nelle prime ore di domenica mattina, 227 migranti afghani sono stati imbarcati su un volo charter partito da Erzurum, nella Turchia nordorientale, e diretto a Kabul.

Si dice che i migranti afgani, per un totale di 691persone, sarebbero stati deportati questa settimana su altri due voli attesi a Kabul e provenienti da Erzurum. I voli sono stati forniti da una compagnia aerea afghana.

La Doğan News Agency ha citato i funzionari dell’emigrazione a Erzurum, dicendo che la Turchia aveva pianificato di deportare tutti i 3.000 migranti afghani che si trovavano attualmente a Erzurum.

A Kabul, i funzionari hanno negato che i profughi fossero deportati, insistendo sul fatto che sarebbero tornati a casa per loro scelta.
“Un certo numero di rifugiati afgani sta tornando nel loro paese di propria volontà”, ha detto Islamuddin Jurat, portavoce del ministero dei rifugiati e dei rimpatri.
“Loro erano quelli che volevano usare la Turchia come via di transito per raggiungere altri paesi ma, quando non ci sono riusciti, hanno deciso di tornare.”

– “Torneremo” –
La Turchia è il punto di snodo per i migranti che arrivano dall’Afghanistan e da altre nazioni problematiche nel tentativo di attraversare l’Asia per raggiungere l’Europa in cerca di una vita migliore e di un lavoro.
Nel 2015, più di un milione di migranti e rifugiati sono entrati in Europa per lo più dalla Turchia, spingendo l’Unione Europea a firmare un accordo con Ankara per frenare le correnti migratorie nel 2016.
Nelle ultime settimane in Turchia c’è stato un enorme afflusso di migranti afgani provenienti da un paese devastato dalla guerra. I rapporti sostengono che quasi 18.000 persone sono entrate illegalmente nel paese negli ultimi tre mesi.

Si pensa che i migranti afghani siano arrivati nella provincia di Van, in Turchia orientale, passando attraverso l’Iran e che poi che si siano spostati – a volte attraversando a piedi le autostrade – a Erzurum, una delle principali città della Turchia orientale.
Le espulsioni sono avvenute nello stesso periodo in cui Binali Yildirim, il Primo Ministro turco, si trovava a Kabul per discutere con i leader afghani.

Domenica ha incontrato il capo dell’esecutivo dell’Afghanistan, Abdullah Abdullah.
I media di Stato turchi hanno riportato le parole pronunciate da Yildirim nel corso di una conferenza stampa con Abdullah a Kabul, in cui ringraziava, in nome della Turchia, l’Afghanistan per aver cooperato in questo frangente.
“Non c’è alcun problema qui”, sostiene Yildirim.
Ma la televisione turca ha intervistato alcuni migranti in procinto di essere espulsi – molti dei quali parlano perfettamente turco – che insistevano sul fatto che avrebbero provato a tornare in Turchia.
“Sicuramente (proverò a tornare)” ha detto una donna, il cui nome non è stato divulgato, al canale CNN Türk.
“A casa ci aspettano disoccupazione e insicurezza”.

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