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«La strada come destino. Nei libri il nostro riscatto»

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Andeisha Farid, cresciuta lei stessa in un campo profughi, ha dato istruzione e speranza a centinaia di orfane.

La storia di queste ragazze è la sua.

Andeisha Farid ha trent’anni e se la sua vita non fosse stata diversa da quella di molte sue coetanee, oggi non avrebbe dato la speranza a centinaia di bambine afghane.
Andesiha Farid è la voce e l’anima di Afceco, realtà no-profit che fornisce assistenza di qualità e soprattutto l’istruzione a centinaia di bambini negli orfanotrofi di Afghanistan e Pakistan, con programmi di sviluppo in altri Paesi europei e in America.
In Italia, Afceco è gemellata con l’associazione Liberi Pensieri di San Giuliano che ha ospitato un gruppo di bambini afghani l’inverno scorso, per sperimentare la vita in comune con altri coetanei più fortunati.
In Afceco ragazze e i ragazzi imparano a rispettarsi, indipendentemente dalla lingua, dalla religione, dalla razza, dal sesso o dal colore. E non è facile, in un Paese di odi tribali ed etnici.

«Nei campi rifugiati in cui ho vissuto per molti anni, non c’era acqua e non c’era futuro, soprattutto per le ragazze».
La famiglia della Farid, originaria di Farah, nel Sud- Ovest dell’Afghanistan, ha lasciato il Paese negli anni Settanta. Andeisha ha trascorso tutta l’infanzia nei campi profughi, sei di questi in Pakistan, in un ostello. Durante gli studi, completati a Islamabad, ha deciso di offrirsi come tutor di altre donne afghane e dei bambini che non avevano la possibilità di imparare a leggere e scrivere.
Oggi, con un programma di ben 10 orfanotrofi in tutto l’Afghanistan, Andeisha Farid è diventata un modello a livello globale, una delle poche donne imprenditrici mondiali premiate dalla Fondazione Vital Voices.
«La mia idea era quella di salvare i bambini dalla strada, perché oltre la scuola non c’era assolutamente niente. Ho iniziato con 22 bambini nel 2002, e nel 2004, grazie anche ai finanziamenti internazionali, ne avevamo già 600, tra maschi e femmine ».
In un Paese dove più di 7 persone su 10 sono analfabete e dove un bambino su 12 ha perso entrambi i genitori, un’organizzazione come Afceco può risparmiarli dall’indottrinamento.
Andeisha: «Tutti i nostri bambini hanno perso i genitori o hanno subito abusi, sono davvero disperati».

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