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Afghanistan, proteste a Kabul dopo diffusione risultati elezioni

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reuters

KABUL (Reuters) – I responsabili elettorali afghani hanno reso noti oggi i risultati quasi definitivi delle elezioni parlamentari del 18 settembre scorso, anche se l’esclusione di altri tre candidati e vibranti proteste continuano a gettare ombre sul voto.
La credibilità dei risultati avrà un peso notevole sulla revisione della strategia della guerra in Afghanistan del presidente Usa Barack Obama, in programma per il mese prossimo, mentre si intensificano gli episodi di violenza e vacilla il sostegno popolare, soprattutto dopo le contestate elezioni presidenziali dello scorso anno.
Le pesanti accuse di brogli in entrambi gli appuntamenti elettorali hanno fatto aumentare i dubbi sulla credibilità del governo del presidente afghano Hamid Karzai, proprio mentre Stati Uniti e Nato sono chiamati a riconsiderare il loro impegno in Afghanistan.

Quanto accaduto oggi non agevolerà il processo. La Commissione elettorale indipendente (Cei) aveva assicurato che avrebbe diffuso i risultati definitivi — a oltre 10 settimane dal voto — ma oggi il presidente della Cei Fazl Ahmad Manawi ha detto che i risultati della provincia di Ghazni, a sud-ovest di Kabul, devono ancora pervenire. Sono invece già stati resi noti quelli delle altre 33 province oltre al seggio dei nomadi Kuchi. La portavoce della Cei, Marzia Siddiqi Salim, ha detto che senza gli 11 seggi della provincia di Ghazni, sono già stati assegnati 238 dei 249 seggi della Camera bassa.
“Potrebbe essere (necessaria) una settimana”, ha detto Siddiqi rispondendo alla domanda su quando verrà formato il nuovo Parlamento.
Manawi ha aggiunto che altri tre candidati risultati vincitori sono stati esclusi per irregolarità, facendo salire il numero complessivo degli eliminati dalla Cei a 24.
Nonostante i diffusi timori di brogli e le forti richieste dei manifestanti per un annullamento delle elezioni, Manawi ha messo in chiaro che non si andrà di nuovo al voto.
“Non abbiamo in programma altre elezioni da nessuna parte”, ha aggiunto Manawi.
Candidati scontenti, parlamentari e sostenitori nelle ultime settimane hanno chiesto che vengano annullate le elezioni dello scorso settembre. Decine di persone sono scese in piazza a Kabul oggi per proteste contro un processo elettorale a loro dire corrotto e vergognoso.

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