Da Rawa News e Afghanistan Today
Notizia di questi giorni è che nella provincia di Badghis, nel nord-ovest dell’Afghanistan, i talebani hanno giustiziato pubblicamente un uomo accusato di adulterio, Abdul Ahad. È accaduto nel distretto Qadis, all’inizio di gennaio 2016.
Non è la prima volta che un uomo viene ucciso per ordine dei cosiddetti “tribunali del deserto” talebani, ma in questo distretto i talebani risultano uccidere ogni anno decine di uomini giudicati in questi “processi”.
Il governatore di Qadis, Mirza Ali, ha confermato il fatto e ha detto che Abdul Ahad è stato giustiziato con un colpo di pistola. Ha aggiunto che la polizia sta investigando sull’incidente.
I tribunal del deserto sono molto più numerosi di quanto in Occidente si immagini. Occupano lo spazio lasciato vacante dallo Stato nelle province più remote, come Badghis nel nord-ovest e Ghazni nel sud-ovest.
“La corruzione e la mancanza di istituzioni giudiziarie statali hanno lasciato un vuoto di cui hanno approfittato i talebani” diceva nel 2011 Muhammad Ali Ahmadi, governatore di Ghazni.
Non c’è regolarità nelle udienze di questi tribunali, né la “corte” si riunisce in una sede. I talebani arrivano in moto e portano i loro “tribunali mobili”: prendono in considerazione i casi e le dispute locali e in pochissimo tempo arrivano a un giudizio ed eseguono la punizione.
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