Umberto De Giovannangeli, L’Huffington Post – 31 ottobre 2014
Estratti dall’articolo:
“Le crisi internazionali bussano alla porta della Farnesina. E non attendono il rodaggio del nuovo ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Il Medio Oriente in fiamme, la Libia diventata un avamposto jihadista alle porte dell’Italia, la crisi russo-ucraina tutt’altro che risolta. E ancora: il ritiro dei nostri soldati dall’Afghanistan;…….
AFGHANISTAN. Entro l’anno dovremmo completare il ritiro dei nostri soldati dal “pantano afghano”. Un pantano insanguinato. Ma l’Afghanistan che lasciamo è un Paese tutt’altro che pacificato. La nuova dirigenza di Kabul chiede all’Occidente, e dunque all’Europa, e dunque all’Italia, di non lasciare campo libero, perché quel campo potrebbe essere riconquistato dalle milizie dei Talebani. Il neo ministro degli Esteri sarà chiamato a decidere, in concerto con gli alleati, in che modo non far coincidere la exit strategy annunciata con un inglorioso abbandono. Anche qui una problematica “quadratura del cerchio”…”
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