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DONNE AFGHANE UCCISE DA FORZE MILITARI STRANIERE

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DA: RAWA.ORG

Nella provincia di Kunar, al confine con l’Afghanistan, le forze di occupazione straniere hanno provocato numerose vittime civili.

La International Security Assistance Force della NATO (ISAF) ha dichiarato oggi che due donne afghane sono state uccise durante un’operazione militare nell’Afghanistan orientale che ha visto la morte anche di 17 ribelli.

Le autorità locali avevano già riportato che la scorsa settimana due donne e un bambino avevano perso la vita nel distretto di Dangam, nella provincia di Kunar.

La dichiarazione dell’ISAF riporta: “Le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco uccidendo un rivoltoso e due donne che si nascondevano dietro a lui”.

Aggiunge che durante l’operazione le truppe ISAF “hanno ucciso 17 rivoltosi, inclusi combattenti stranieri, e hanno imprigionato un ‘sospetto ribelle’ poiché stavano cercando uno dei leader più importanti di Al Qaeda”.

Il problema delle vittime civili è causa di serie tensioni tra il presidente afghano Hamid Karzai e i suoi sostenitori occidentali e scatena frequenti proteste.

La provincia di Kunar, al confine con il Pakistan, dove le forze militari straniere combattono costantemente i rivoltosi, ha visto una notevole quantità di vittime civili, inclusi nove bambini uccisi in un bombardamento aereo, per cui gli Stati Uniti si sono “scusati” il mese scorso.

Sono circa 130.000 i militari stranieri in Afghanistan che combattono la rivolta talebana, in atto ormai da circa 10 anni.

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