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Germania: il governo rimpatria in Afghanistan 28 persone. Amnesty: “Scelta allarmante”

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agenzianova.it  30 agosto 2024

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha commentato l’espulsione definendola “un segnale chiaro”, che indica che chi ha commesso crimini in Germania non può sperare di rimanere nel Paese

Il governo tedesco ha approvato il rimpatrio di 28 cittadini afgani, nonostante l’interruzione dei rapporti diplomatici con l’Afghanistan dalla presa del potere da parte dei talebani, nel 2021. Secondo quanto precisato dal portavoce del governo, Steffen Hebestreit, si tratta di persone con condanne definitive comminate dalle autorità giudiziarie tedesche. Il rimpatrio, vista la rottura dei rapporti diplomatici, non è potuto avvenire per canali ufficiali e secondo il settimanale “Der Spiegel” a fare da mediatore nell’operazione è stato il Qatar, con trattative segrete durate almeno due mesi. Sempre secondo il settimanale tedesco, il volo per il rimpatrio è partito dall’aeroporto di Lipsia-Halle, in Sassonia.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha commentato l’espulsione definendola “un segnale chiaro”, che indica che chi ha commesso crimini in Germania non può sperare di rimanere nel Paese. A protestare per la scelta del governo è stata Amnesty International, con la segretaria della sede tedesca dell’organizzazione, Julia Duchrow, che ha definito “allarmante” la decisione. Nessuno deve essere espulso in un Paese dove esiste il rischio di essere torturato, ha detto Duchrow. “E’ allarmante che il governo tedesco non abbia rispettato questo obbligo”, ha aggiunto, accusando il governo di Scholz di avere preferito “piegarsi alle pressioni politiche” in vista delle elezioni di domenica in Turingia e Sassonia.

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