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Diario Afghanistan: una guerra senza fine

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Emergency – Kabul 5 giugno 2015

Afghanistan. Ancora una volta finisce un mese – maggio – e ancora una volta dobbiamo dare la stessa notizia: le vittime di guerra continuano ad aumentare.
Solo a Kabul i ricoveri nel nostro Centro chirurgico sono aumentati del 60% rispetto a un anno fa, raggiungendo i numeri che l’anno scorso abbiamo registrato a luglio, uno dei mesi in cui di solito i combattimenti sono più intensi.

“I feriti arrivano da sempre più lontano: Uruzgan, Khost, Paktika, Badakshan, Herat… il sistema nazionale afgano è allo stremo, sempre più spesso gli ospedali provinciali ci riferiscono i loro pazienti perché non hanno abbastanza materiali o perché manca loro personale. I nostri chirurghi lavorano senza sosta e molte volte, a causa delle continue urgenze, dobbiamo chiamarli anche nel loro giorno di riposo” ci scrive Michela, la nostra coordinatrice medica.

È proseguito anche il nostro impegno per la formazione specialistica del personale locale: 75 medici e infermieri afgani hanno partecipato al nostro corso in “Pre-hospital trauma care”, cioè il trattamento a livello territoriale del paziente traumatizzato.

Nelle prossime settimane apriremo anche la nuova terapia intensiva, che ci metterà a disposizione 14 posti letto in più per i ricoveri.

“Giugno e luglio probabilmente saranno mesi difficili: qui in Afghanistan la tensione si percepisce chiaramente. Ma sono sicura che riusciremo a far fronte anche all’aumento dei pazienti che ci attende nell’estate”.

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