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Tribunali extragiudiziali dei talebani: 100 fustigati in pubblico in meno di tre mesi

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I combattenti talebani, in particolare quelli della Polizia morale sotto il Ministero per la propagazione della virtù e la prevenzione del vizio, agiscono come giudici quando e dove ritengono opportuno, senza alcun processo legale. Il danno psicologico e sociale inflitto agli individui attraverso le fustigazioni pubbliche è spesso irreparabile, portando a una morte lenta o persino al suicidio

Amin Kawa, 8AM Media, 18 ottobre 2024

I talebani tengono tribunali extragiudiziali da oltre tre anni. Da fine agosto hanno pubblicamente frustato e condannato circa 100 individui per crimini come adulterio, fuga da casa, furto, sodomia e blasfemia. Queste cifre provengono da annunci della Corte suprema dei talebani e da resoconti di Hasht-e Subh Daily . Il rapporto rivela che la Corte suprema dei talebani non ha divulgato o ha collegato in modo errato alcune decisioni del tribunale in diverse province. Tuttavia, gli attivisti per i diritti umani e civili sostengono che queste azioni hanno intensificato la violenza domestica, umiliato pubblicamente gli accusati e violato palesemente la dignità dei cittadini afghani. Nei tribunali talebani, agli imputati viene negato qualsiasi coinvolgimento nel processo decisionale e nessuno dei principi di un giusto processo viene rispettato.

Il rapporto ha rivelato che, dal 12 agosto, i talebani hanno frustato pubblicamente 20 individui per sodomia, oltre alla condanna alla reclusione,  nelle province di Kabul, Maidan Wardak, Khost, Laghman e Parwan, ma anche altri nelle province di  Kandahar, Laghman, Zabul, Helmand, Sar-e-Pul, Ghazni, Ghor, Logar, Paktika, Bamyan, Kunar e Faryab.

Le persone accusate di vari crimini, spesso già punite alla detenzione, sono state frustate in pubblico. Dei 100 individui puniti, circa 60 hanno ricevuto da 30 a 39 frustate ciascuno, mentre altri accusati di fuga da casa, furto, sodomia, traffico di droga e relazioni sessuali extraconiugali hanno ricevuto da 20 a 30 frustate, oltre alle pene detentive. Tra gli accusati ci sono circa 12 donne che sono state frustate pubblicamente negli stadi e in altri luoghi pubblici per essere fuggite da casa o aver avuto relazioni extraconiugali.

 

Violando la dignità dell’imputato

Questi tribunali extragiudiziali hanno ripetutamente attirato critiche da parte di attivisti per i diritti civili e umani. Molti sostengono che i tribunali dei Talebani ignorano palesemente i diritti umani e violano la dignità dell’imputato, senza mostrare alcun impegno nel rispettare i diritti dei cittadini afghani. Sottolineano che i Talebani hanno costantemente portato avanti queste azioni, violando ulteriormente i diritti individuali.

Mahtab (pseudonimo), un’attivista in incognito per i diritti umani che lavora sotto il governo dei talebani, ha detto a Hasht-e Subh Daily che i talebani non riconoscono alcun diritto alle donne, in particolare a quelle accusate nei loro tribunali, e pubblicamente umiliano e insultano gli individui a loro piacimento. Ha sottolineato che quando uomini o donne vengono frustati in pubblico senza chiare prove di colpevolezza, la loro dignità umana viene calpestata e vengono umiliati di fronte agli altri. Anche le famiglie degli accusati subiscono un immenso trauma psicologico e non sono rispettate dai Talebani, soprattutto nella società tradizionale afghana.

Mahtab ha inoltre spiegato: “Il danno psicologico e sociale inflitto agli individui attraverso questi tribunali extragiudiziali è spesso irreparabile, portando a una morte lenta o persino al suicidio coloro che vengono fustigati pubblicamente. Le azioni dei talebani non solo contraddicono i valori umani, ma sono anche in conflitto con le norme legali e consuetudinarie dell’Afghanistan”.

Nel frattempo, alcuni cittadini sostengono che i combattenti e gli ufficiali talebani spesso agiscono come giudici indipendentemente dai tribunali ufficiali. Affermano che i combattenti talebani, in particolare quelli della Polizia morale sotto il Ministero per la propagazione della virtù e la prevenzione del vizio, agiscono come giudici quando e dove ritengono opportuno, senza alcun processo legale. Jalaluddin, un residente di Kabul, ha detto a Hasht-e Subh Daily: “Quando un ufficiale della moralità talebano schiaffeggia e insulta pubblicamente un barbiere per aver tagliato la barba a qualcuno, o un combattente talebano spara a un giovane a un posto di blocco, o un ufficiale talebano ordina un trasferimento forzato a causa di lamentele personali, questi sono tutti esempi di tribunali extragiudiziali che scavalcano i loro tribunali ufficiali. Ogni membro talebano può agire come tribunale quando lo desidera”.

Queste preoccupazioni sono emerse in seguito a un recente incidente a Taloqan, provincia di Takhar, dove un combattente talebano ha sparato e ucciso un giovane dopo una colluttazione verbale. Testimoni hanno riferito che la vittima, di nome Haseebullah, è stata picchiata e poi uccisa dai talebani di fronte agli astanti. Secondo queste fonti, il combattente talebano responsabile non è stato arrestato o processato.

 

Contro ogni giusto processo

In precedenza, Hasht-e Subh Daily ha riferito che in meno di tre anni i talebani hanno frustato pubblicamente 715 individui in tutto l’Afghanistan. Nel 2024, hanno frustato 221 individui; nel 2023, 104; nel 2022, 386 e nel 2021, 4 individui in 31 province, di cui 136 sono state donne. Nei tribunali talebani, agli imputati viene negato qualsiasi diritto nel processo decisionale e i principi del giusto processo vengono completamente ignorati. Le punizioni dure e disumane dei talebani violano gravemente la dignità umana e offrono ai loro funzionari opportunità di vendetta personale attraverso rapide sentenze che ignorano gli standard legali.

Alcuni studiosi di religione e diritti umani sostengono che le punizioni dei talebani per i crimini morali sono eccessivamente dure. Secondo loro, queste punizioni severe per i crimini morali sono “quasi in contraddizione” con gli standard globali sui diritti umani, di cui l’Afghanistan è firmatario, e violano la dignità di coloro che vengono puniti.

L’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha precedentemente risposto alle fustigazioni pubbliche dei talebani nella provincia di Sar-e-Pul esortandoli a interrompere immediatamente le punizioni corporali dei cittadini afghani. Jeremy Laurence, portavoce per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha affermato: “Le punizioni corporali sono una chiara violazione del diritto internazionale sui diritti umani. L’Afghanistan è parte della Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti, nonché del Patto internazionale sui diritti civili e politici”. Ha aggiunto che le donne che vengono punite pubblicamente sono sposte in seguito a un rischio maggiore di violenza da parte delle loro famiglie e comunità.

Nonostante le critiche internazionali, i talebani sostengono che i loro tribunali extragiudiziali hanno ridotto la criminalità e la corruzione in Afghanistan e contribuito alla riforma della società, per cui frustano pubblicamente gli individui accusati di crimini morali negli stadi e nei luoghi pubblici, alla presenza di funzionari e cittadini talebani, prima che le loro condanne arrivino alla fine.

Di recente, Canada, Australia, Germania e Paesi Bassi hanno annunciato, durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, l’intenzione di citare in giudizio i Talebani presso la Corte Internazionale di Giustizia per “violazioni gravi e sistematiche” del Trattato sui Diritti delle Donne delle Nazioni Unite in Afghanistan.

 

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