micromega.net Tiziana Del Pra  2 maggio 2024

Ecco un articolo di Tiziana Dal Pra, fondatrice di Trama di terre di Imola. Trama di terre si è costituita parte civile nel processo per l'uccisione di Saman Abbas e fa parte della nostra Rete di associazioni.

Il primo maggio di tre anni fa veniva uccisa Saman Abbas. La sua morte, come quella di altre ragazze che volevano solo amare e vivere, ci ricorda che non dobbiamo mai anteporre le culture di provenienza e le appartenenze claniche ai diritti universali. Diritti, compreso quello di innamorarsi, che dobbiamo garantire

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comedonchisciotte.org  Jacopo Brogi 2 maggio 2024

Pubblichiamo questa intervista per le giuste critiche a Usa e Nato, non condividiamo l'atteggiamento indulgente nei confronti dei talebani e poco attento alla violazione dei diritti delle donne afghane e al fatto che sopratutto è loro negato il diritto all'istruzione, non come scrive "Le donne sono tornate a studiare..."

 

Intervista al freelance italo-svizzero autore del libro a giorni in uscita sui Crimini occidentali in Afghanistan:un eccezionale reportage

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Per informazioni: cisdaets@cisda.it - Per i giornalisti: stampa@cisda.it - Per le scuole: scuola@cisda.it

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Visita il nuovo sito CISDA

Nel sito di CISDA, Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane, puoi trovare tutte le informazioni sulla nostra organizzazione, i progetti che sosteniamo in Afghanistan e le attività che svolgiamo in Italia per supportare le donne afghane. Nel sito è inoltre disponibile un'ampia sezione di Controinformazione con articoli, documenti, approfondimenti, video e molto altro per conoscere la situazione afghana.

ARCHIVIO ARTICOLI

micromega.net Tiziana Del Pra  2 maggio 2024

Ecco un articolo di Tiziana Dal Pra, fondatrice di Trama di terre di Imola. Trama di terre si è costituita parte civile nel processo per l'uccisione di Saman Abbas e fa parte della nostra Rete di associazioni.

Il primo maggio di tre anni fa veniva uccisa Saman Abbas. La sua morte, come quella di altre ragazze che volevano solo amare e vivere, ci ricorda che non dobbiamo mai anteporre le culture di provenienza e le appartenenze claniche ai diritti universali. Diritti, compreso quello di innamorarsi, che dobbiamo garantire a queste ragazze credendogli, accompagnandole, essendo sempre al loro fianco. 

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comedonchisciotte.org  Jacopo Brogi 2 maggio 2024

Pubblichiamo questa intervista per le giuste critiche a Usa e Nato, non condividiamo l'atteggiamento indulgente nei confronti dei talebani e poco attento alla violazione dei diritti delle donne afghane e al fatto che sopratutto è loro negato il diritto all'istruzione, non come scrive "Le donne sono tornate a studiare..."

 

Intervista al freelance italo-svizzero autore del libro a giorni in uscita sui Crimini occidentali in Afghanistan:un eccezionale reportage indipendente che documenta sul campo come agisce il sistema atlantico; in primo piano, le testimonianze raccolte fra la popolazione sugli eccidi perpetrati dall'alleanza occidentale contro i civili, in

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CISDA 4 maggio 2024

 bambina afghanaNegli ultimi mesi il lavoro del Centro educativo,( realizzato da una delle associazioni afghane che CISDA sostiene), è aumentato in modo significativo. Siamo partite con 50 studenti e studentesse, che ora è una comunità fiorente formata da circa 350 ragazzi e ragazze volenterosi.  I nostri corsi includono lo studio di inglese, dari, e disegno, e offrono un'esperienza educativa a tutto tondo. Operativo sei giorni alla settimana dalle 8 alle 17, il Centro offre un ambiente di apprendimento coerente e accessibile a tutte e tutti. 

retekurdista.it1 maggio 2024

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In occasione del primo maggio, giorno dell’unità e della solidarietà, desideriamo congratularci con tutti i popoli, in particolare con tutte le donne, con tutte le classi e soprattutto con la classe operaia. Il 1° maggio simboleggia la lotta, l’unità e la solidarietà dei lavoratori, dei lavoratori e degli oppressi contro lo sfruttamento capitalista. La lotta dei lavoratori, dei lavoratori e degli oppressi ha un posto molto importante nella lotta per l’uguaglianza e la libertà contro lo sfruttamento nel corso

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rainews.it 30 aprile 2024 

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I minori che scompaiono vengono principalmente da Afghanistan,Siria, Tunisia, Egitto e Marocco. "Sono spesso preda della malavita o di sfruttatori" spiega Carla Garlatti, garante nazionale dell'Infanzia. In Italia 22 mila allontanamenti in tre anni.

internazionale.it Stefano Liberti 29 aprile 2023

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Zaynab, scritto e narrato da Stefano Liberti, con la direzione creativa di Jonathan Zenti e la collaborazione di Mario Poeta, è la storia di una calciatrice in fuga dall’Afghanistan dei taliban.

Il Manifesto, 25 aprile 2024, di Tiziano Saccucci

KURDISTAN. Attrezzil manifesto 25 4 24ature distrutte, dipendenti picchiati. Proprio nel «Giorno del giornalismo curdo». La richiesta è partita dalla Francia che ha da poco firmato nuovi accordi con il governo di Ankara

Nella notte del 22 aprile la polizia belga ha fatto irruzione negli studi di SterkTV e Medya Haber, canali televisivi gestiti da giornalisti curdi in esilio nella cittadina di Denderleeuw, a pochi chilometri da Bruxelles. «L’irruzione nella nostra stazione tv è avvenuta intorno alle 1 del mattino.

Amnesty International. Rapporto 2023 - 2024 - Asia e Pacifico - Afghanistan, Aprile 2024  Amnesty

REPUBBLICA ISLAMICA DELL’AFGHANISTAN

Nel contesto del peggioramento della crisi umanitaria e degli sconvolgimenti economici, la popolazione afgana ha subìto un’estrema repressione e violazioni dei diritti umani. I talebani hanno imposto sempre più restrizioni a donne e ragazze, con l’evidente obiettivo di cancellarle completamente dalla sfera pubblica.

"Amnesty International ribadisce che le autorità de facto talebane devono immediatamente fermare tutte le esecuzioni e abolire la pena di morte e altre punizioni crudeli, inumane o degradanti”

Amnesty International, Rawa, 19 aprile 2024

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In risposta alla doppia esecuzione pubblica effettuata ieri [22 febbraio] dai talebani, Livia Saccardi, vicedirettrice regionale ad interim di Amnesty International per l'Asia meridionale, ha dichiarato:

"Ci opponiamo a tutte le esecuzioni in quanto violazione del diritto alla vita. I talebani le hanno ripetutamente

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Alle ultime elezioni amministrative, il governo di Ankara ha tentato di invalidare il voto della città di Van, ma la grande maggioranza delle persone si è mobilitata riempiendo strade e piazze, e il “Sultano” ha dovuto fare marcia indietro

Carla Gagliardini, Patria Indipendente, 18 aprile 2024

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Le mosse strategiche della Cina nel panorama dei veicoli elettrici in Afghanistan. La corsa globale al litio, componente cruciale delle batterie dei veicoli elettrici, ha spostato l'attenzione sull'Afghanistan, salutato come "l'Arabia Saudita del litio"

Taha Ali, Modern Diplomacy, 19 aprile 2024

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Nonostante le sfide difficili da affrontare, le imprese gestite da donne in Afghanistan continuano a dimostrare una notevole capacità di recupero, fungendo da pilastri vitali per la stabilità economica e la speranza in mezzo alle avversità, come emerge da un nuovo rapporto delle Nazioni Unite.

Nazioni Unite,17 aprile 2024

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L'aumento dei disastri naturali e i fallimenti dei talebani: mancanza di competenze e gestione necessarie

Amin Kawa, 8AM Media, 17 aprile 2024

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La Russia sta attualmente valutando la possibilità di eliminare i talebani dalla lista delle organizzazioni terroristiche. Ecco perché Putin vuole avvicinarsi agli attuali governanti dell'Afghanistan

Intigam Mamedov, Yaooh! News, 18 aprile 2024

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"In Afghanistan essere una donna giornalista è un atto di coraggio continuo"

Daisy Ruddock, Index on Censorship, 9 aprile 2024

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“La situazione non è cambiata, i talebani non sono cambiati. Non consentono ai giornalisti, soprattutto alle giornaliste donne, di lavorare, e qualsiasi pubblicazione viene censurata dai Talebani”. Queste sono state le parole del giornalista afghano Ali Bezhad, che  ...

Mentre il Pakistan inizia la seconda fase di deportazione, le donne afghane temono per ciò che le aspetta

Jamaima Afridi, Dawn, 15 aprile 2024

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Le aspirazioni delle ragazze afghane sono soffocate, il loro potenziale rinchiuso dietro porte sbarrate. Questa restrizione non solo le priva dell’esperienza dell’apprendimento accademico, ma distrugge anche i loro sogni per un domani migliore.

Malalai Joya - Milano, dicembre 2013

Meena Keshwar Kamal

MEENA (1956-1987) è nata a Kabul. Durante il suo periodo scolastico, gli studenti a Kabul e in altre città afghane erano profondamente impegnati in attività sociali e nei crescenti movimenti di massa.
Meena ha lasciato l'università per dedicarsi come attivista sociale ad organizzare le donne ed educarle. Perseguendo la sua causa per ottenere il diritto alla libertà e all'espressione e conducendo attività politiche, Meena ha posto le basi per la fondazione di RAWA nel 1977.
Questa organizzazione intendeva dare voce alle donne dell'Afghanistan private dei loro diritti e costrette al silenzio. Meena iniziò una campagna contro le forze sovietiche e il loro regime fantoccio nel 1979 e organizzò numerose marce e incontri in scuole, college e all'Università di Kabul per sensibilizzare l'opinione pubblica.
Un altro grande servizio reso da lei alle donne afghane è stato il lancio di una rivista bilingue Payam-e-Zan (Il messaggio delle donne) nel 1981. Per mezzo di questa rivista RAWA ha potuto lanciare con coraggio ed efficacia la causa delle donne afghane. Payam-e-Zan ha costantemente denunciato la natura criminale dei gruppi fondamentalisti.

Meena ha anche organizzato le scuole Watan per i bambini rifugiati, un ospedale e centri di artigianato per donne rifugiate in Pakistan per sostenere finanziariamente le donne afghane.
Alla fine del 1981, su invito del governo francese, Meena ha rappresentato il movimento afghano di resistenza al Congresso del Partito Socialista Francese.
La delegazione sovietica presente al Congresso, guidata da Boris Ponamaryev, ha lasciato la sala con vergogna quando i partecipanti applaudivano e Meena mostrava il segno di vittoria.
Oltre alla Francia Meena ha visitato anche vari altri Paesi europei e incontrato le personalità più importanti.
Il suo lavoro sociale attivo e la sua difesa effettiva contro le posizioni dei fondamentalisti e del regime fantoccio hanno provocato l'ira dei Sovietici e dei fondamentalisti; fu assassinata dagli agenti del KHAD (il braccio aghano del KGB) e dai loro complici a Quetta, in Pakistan, il 4 febbraio 1987.

A cura del

CISDA

COORDINAMENTO ITALIANO SOSTEGNO DONNE AFGHANE E.T.S.
Via dei Transiti 1 - 20127 Milano
Codice Fiscale 97381410154

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